Le origini di Mafia Capitale fino all’omicidio Mattarella
Il testo di Benincasa
“NEL VOLUME Qui la mafia non esiste, mediante un’analisi scrupolosa delle fonti secondarie e del materiale giudiziario, si raggiungono conclusioni che hanno una duplice valenza. Sotto il profilo penale ne risulta corroborata la tesi di una riconducibilità delle vicende di Mafia Capitale alla fattispecie dell’articolo 416 bis del codice penale. In una prospettiva storica ne risulta invece evidenziata la continuità di una struttura di governo dei mercati illeciti che affonda le proprie radici nei decenni precedenti, consolidatasi in quel pulviscolo criminale da cui prenderà la forma e il ‘marchio’ riconoscibile di banda della Magliana”. Lo scrive il professor Alberto Vannucci, docente di Scienze politiche a Pisa, proprio a proposito di Qui la mafia non esiste di Giuliano Benincasa nella prefazione del libro stesso. Un testo importante da leggere, ormai alla vigilia della sentenza (attesa per fine giugno/luglio) del processo sul “Mondo di mezzo” di Carminati e Salvatore Buzzi, indagandone appunto le origini: “L’ombra di Massimo Carminati e dell’eversione romana affiliata alla Magliana avvolse nell’inverno del 1980 anche l’omicidio del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, freddato con un colpo di pistola alla testa mentre si recava verso la chiesa di San Francesco di Paola per la funzione domenicale”.