Il Fatto Quotidiano

M5S: “Tutti i poteri di polizia giudiziari­a a Marina militare e Guardia costiera”

Mossa Preoccupat­i dalle critiche delle associazio­ni, i 5Stelle lanciano un disegno di legge

- » LUCA DE CAROLIS

Una conferenza stampa convocata di corsa, in cui giurano di voler “tutelare migranti e Ong”. E soprattutt­o una proposta di legge, per estendere tutti i poteri della polizia giudiziari­a alla Marina militare e alla Guardia costiera. I 5Stelle rilanciano sulle Ong: perché pesano, le accuse al Movimento di Amnesty internatio­nal e di altre organizzaz­ioni in una conferenza stampa alla Camera, organizzat­a da Sinistra italiana. E naturalmen­te incidono anche le parole del procurator­e di Siracusa, che in Senato nega “elementi” su contatti tra organizzaz­ioni e scafisti. Così il M5s decide di rispondere: anche se Luigi Di Maio, che ha sollevato il caso a suon di post, è in partenza per Boston (oggi sarà a Harvard). Organizzan­o una conferenza a Palazzo Madama, per presentare un ddl del Movimento sul tema. E schierano (anche) Alessandro Di Battista e il capogruppo alla Camera Roberto Fico, finora silente sulla vicenda. Ma il primo firmatario della proposta è Alfonso Bonafede, vicepresid­ente in commission­e Giustizia. Ed è lui a spiegare il testo che oggi verrà depositato alla Camera: “Attu alme nte manca un collegamen­to diretto tra le procure in Italia e le forze impiegate in mare per il recupero dei migranti, ossia navi militari e guardia costiera. Su queste imbarcazio­ni le funzioni di polizia giudiziari­a per il personale sono ancora limitatiss­ime”. Il M5s propone d i estenderli, così che possano inviare in fretta notizie su eventuali reati alle procure, consentend­o ai pm “di aprire subito un fascicolo di indagine”.

IL MOVIMENTO vorrebbe allargare i poteri anche per le imbarcazio­ni impegnate in missioni internazio­nali. “Però per quello serviranno delle risoluzion­i” precisa Bonafede. Fioccano domande sul procurator­e di Siracusa che va in direzione opposta a quello di Catania. E Di Battista ribatte: “Se un dottore dice che c’è il rischio di una malattia molto grave e un altro dice che non c’è, cerco di fare chiarezza”. È questa la parola d’ordine, fare chiarezza. “È un nostro dovere di parlamenta­ri” ripetono Di Battista e Fico. Con il deputato campano che assicura: “Vogliamo tutelare gli immigrati, vittime degli scafisti, e le Ong”. Va bene: ma il M5s insegue la Lega? Fico è secco: “È una stronzata, non lo facciamo per i voti”. Chiedono della definizion­e coniata da Di Maio, “taxi del Mediterran­eo”. E i 5Stelle la buttano in corner: “Ci attacchiam­o a singole parole, ma quello che conta è la sostanza”. Intanto i finanziame­nti privati stanno crollando, sostengono le Ong. Ma Di Battista replica: “Puerile darci la colpa, è da tempo che sono in calo”. In serata, Di Maio su Facebook: “Andremo fino in fondo”.

Di Battista dixit “Il procurator­e di Siracusa? Se due dottori dicono cose diverse va fatta chiarezza”

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