Skipper dei migranti: 2 fermi “In barca a vela con 35 curdi”
Raccolti al largo della Calabria: sono un russo e un ucraino
Gli
skipper dei migranti. Un ucraino e un russo sono stati arrestati in Calabria per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono 26 uomini, 5 donne e 6 minori. Tutti su una barca a vela bianca battente bandiera tedesca. Sono arrivati in Calabria dopo essere stati abbordati al largo di Gioia Tauro e trainati fino alla darsena del porto calabrese. La richiesta di soccorso era arrivata nei giorni scorsi con una telefonata al 113 da parte di uno sconosciuto che, in lingua inglese, riferiva di trovarsi a bordo di un’imbarcazione denominata “Firefox”. Arrivati agenti della polizia di stato, della guardia costiera ma anche dell’Agenzia Frontex hanno prestato soccorso ai 37 migranti che così hanno ricevuto le prime cure sanitarie.
In seguito al foto-segnalamento è emerso poi che 7 di loro sono di etnia curdo-iraniana mentre 28 migranti sono curdo- iracheni. Due soggetti, invece, sono di chiare origini europee. Ed è proprio su questi che si è concentrata l’attività di indagine finalizzata ad accertare se tra i migranti salvati in mare si nascon- dessero anche gli scafisti. Le testimonianze dei migranti e gli accertamenti delle forze dell’ordine hanno portato al fermo dell’ucraino Oleksandr Redchenko, di 44 anni e del russo Roman Apolonsky di 25. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la rotta della barca a vela per capire se, dietro l’operazione di ieri, possa esserci un nuovo sistema di immigrazione clandestina nel quale sono riuscite a inserirsi le organizzazioni criminali dell’est Europa. È certo, invece, il trattamento “inumano” e “degradante” al quale curdi, iracheni e iraniani sono stati sottoposti durante il viaggio dai due scafisti: stando ai loro racconti, sarebbero rimasti per giorni senza acqua né cibo.