Indagata la prima Ong
Il pm di Catania al Senato: “Non tutti filantropi, dateci i mezzi per investigare”
■“Agivano senza richiesta di soccorso”: i magistrati trapanesi – secondo “Panorama” – hanno elementi “utilizzabili” per un’inchiesta
Le
parole del procuratore della Repubblica di Catania Carmelo Zuccaro pronunciate il 22 marzo davanti al Comitato parlamentare Schengen, hanno provocato polemiche devastanti, soprattutto per le Ong che operano in modo trasparente per il soccorso dei migranti in mare. Ieri il magistrato è stato sentito dalla Commissione Difesa del Senato. Cerchiamo di capire punto per punto cosa ha detto.
ATTACCO ALLE ONG. “Il mio focus, l’oggetto principale della inchiesta del mio ufficio, non sono le Ong, ma i trafficanti di uomini e chi specula e si arricchisce sull’accoglienza dei migranti. I trafficanti riescono a sviluppare volumi di profitti che li rendono sempre più forti e organizzati e renderà loro più facile contrastare il governo libico che si è formato”.
C’È UN’INCHIESTA? “Se c’è un procedimento in corso non posso dirlo”.
QUALI INFORMAZIONI? “Non ho chiesto ai Servizi di avere dei dati, perché comunque non li potrei processualmente utilizzare. Tuttavia dispongo di dati che mi vengono da Frontex e dalla nostra Marina. Ci risulta anche da Internet, perché su Internet vengono messi in rete i dati sulla posizione in cui si trovano le Ong, chiunque possa attingervi lo fa senz'altro. Esistono comunicazioni via radio e via Internet tra personaggi sospetti sulla terraferma libica e operatori su navi delle Ong. Sulle inda- gini non ho mai fornito notizie, né mai lo farò, ma la gestione del traffico (si riferisce alle navi delle Ong, ndr) non avviene nel pieno rispetto delle leggi italiane e della Convenzione di Amburgo. È un pre- livello dell’inchiesta giudiziaria”.
DUBBI SU ALCUNE ONG. “Un ruolo nel traffico di esseri umani viene svolto da alcune Ong. Non ho prove e non posso fare nomi, per organizzazioni come Save the children e Medici senza frontiere non c’è alcun interesse investigativo. Ma se qualche Ong si rifiuta di comparire dinanzi a questa Commissione per rendere conto della sua attività, o dispone di navi che battono bandiera di paesi che hanno una scarsa collaborazione giudiziaria con l’Italia, me ne devo occupare o no? Datemi la possibilità di distinguere tra Ong serie e le altre”.
CHI FINANZIA LE ONG? “Non ho la possibilità di avere risultati in proposito, se non le notizie che mi vengono fornite da giornali, siti e fonti aperte o non verificabili. La disponibilità economica delle Ong è un fenomeno che va esplorato, ma non ho i mezzi per farlo. Se chi sostiene queste organizzazioni è interessato a fare manovre finanziarie e speculative a danno dell’Italia, allora vale la pena approfondire nel nome dell’interesse nazionale. Altrimenti mi si dica che sto costruendo castelli di carta. Non posso fare accuse precise, lo farò quando avrò le prove. Ci sono alcune Ong che non hanno proprio un profilo filantropico, lo hanno scritto i giornali, a me non compete dare indicazioni particolari”.
I DRONI DI MOAS. “Moas disponeva di due droni, oggi di un aereo molto performante e dai grossi costi. Da dove proviene questo danaro?”.
NAVI SCOMPARSE. ”Quando la centrale operativa della Guardia costiera accerta che le imbarcazioni delle Ong staccano il transponder , (strumento elettronico per la localizzazione delle navi, ndr) alcuni mezzi aerei dovrebbero alzarsi in volo e seguirne la rotta per vedere
Le comunicazi0ni Documentati contatti via radio e via Internet tra presunti scafisti e operatori sulle navi I telefoni
I satellitari gettati in mare dalle navi della Marina e conservati su quelle delle Ong
se entrano in acque libiche o comunque violano le norme".
SATELLITARI SPARITI. “Le inchieste sul traffico di esseri umani stanno subendo un impasse, per questo richiedo strumenti essenziali per poter meglio lavorare e riprendere quelle azioni investigative che stavano producendo effetti. Uno strumento interessante potrebbe essere le intercettazioni satellitari. Gli scafisti ricevono indicazione di gettare gli apparecchi telefonici in mare se ci sono militari durante il soccorso, mentre se sopraggiungono imbarcazioni private i cellulari vengono tro- vati sul natante. I comandanti delle navi Ong non hanno compiti di polizia giudiziaria, per questo chiedo che a bordo delle imbarcazioni ci sia un ufficiale di polizia giudiziaria”.
ITALIA-EUROPA.
“Il numero di persone che cercano di arrivare in Italia è esploso nel 2017 e la maggior parte di essi non ha diritto alla protezione internazionale. Non è quindi il caso che le Ong svolgano questa attività di supplenza, ma la assumiate voi che avete la responsabilità politica. Il volontariato deve supplire dove ci sono carenze negli Stati, ma in una situazione non emergenziale bensì strutturale, questa materia deve essere gestita dagli Stati. Il controllo dei flussi migratori non può che competere agli Stati”.