Primarie: il software salta subito “Tanto poi i numeri s’aggiustano”
A 72 ore dalla chiusura dei gazebo, non ci sono i numeri degli elettori e dei candidati Brogli in Campania, Orlando: “Non vorrei militare in un partito che fa questo”
■I dati sono stati diffusi come definitivi domenica sera, ma al Nazareno stanno ancora contando i voti di chi si è presentato ai gazebo
Racconta la leggenda che ’O Comandante Achille Lauro, armatore sorrentino e sindaco di Napoli negli anni 50, comprasse i suoi voti in questa maniera: regalava agli elettori la scarpa sinistra prima del voto e la scarpa destra solo dopo aver incassato la preferenza. Ieri il nome di Lauro è stato evocato da Andrea Orlando, candidato sconfitto nelle primarie del Pd: “Fanpage.it ha intervistato un rifugiato richiedente asilo a Ercolano. Ora mi auguro che non sia vero quello che è stato detto. Io non voglio né posso militare in un partito che fa questo: siamo oltre ogni limite etico. Perché cosa puoi fare di peggio che estorcere un voto a un disperato? Io credo che non sia così, altrimenti andiamo oltre le scarpe di Lauro”. Orlando si riferisce a uno scoop del sito Fanpage pubblicato martedì. Alcuni immigrati del centro d’accoglienza di Ercolano hanno raccontato di essere stati portati al seggio dai responsabili della struttura per votare Renzi. Tutto organizzato (per una cinquantina di loro) dal centro d’a ccoglienza: i documenti, i 2 euro per votare e lo spostamento in macchina al gazebo, con la speranza – racconta un ragazzo africano – che votare alle primarie potesse aiutare nelle pratiche per il permesso di soggiorno. A Ercolano l’affluenza è quasi triplicata: dai 1.853 del 2013 ai 5.137 di domenica. Sul voto degli immigrati ieri è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Napoli e sono pronte interrogazioni al ministro Minniti dai parlamentari di Movimento 5 Stelle e Articolo 1. Solo per il Pd, il caso sembra non esistere.
LE PRIMARIE non finiscono più. Ieri sera, a 72 ore dalla chiusura dei seggi, il partito non aveva ancora comunicato i dati ufficiali. Quelli ufficiosi diramati domenica (1.848.658 elettori, Renzi al 70,01%) sono stati contestati dallo stesso Orlando. Potrebbero arrivare in tarda serata (quando questo giornale è già in stampa) al termine di una riunione fiume al Nazareno della Commissione nazionale per il Congresso. Intanto si continua a discutere e a cercare la quadra sulle cifre della “festa della democrazia” che ha restituito il Pd a Matteo Renzi.
Il macchinoso processo che porta ai numeri ufficiali, diciamo, non è stato esattamente un monumento alla trasparenza. Fino all’altro ieri le mozioni dei tre candidati si scambiavano l’accusa di cercare un accordo a tavolino sui numeri.
I numeri che usciranno dalla Commissione però non dovrebbero essere contestati. Orlando – al di là della polemica su Ercolano – dovrebbe rinunciare al riconteggio dei voti minacciato dai suoi sostenitori. Su quello che è successo dalla chiusura dei gazebo a oggi è destinato a rimanere un alone di mistero. Inutile provare a chiedere all’uomo che ha presieduto la macchina organizzativa a livello nazionale, quella da cui sono usciti tutti i dati sulle primarie. Roberto Montanari – che ha sostituito il renziano Lorenzo Guerini – non risponde ad alcuna domanda sulle contestazioni che si sono accumulate in questi giorni. Ripete come un nastro un’unica frase: “La commissione nazionale prende in esame i verbali certificati delle commissioni regionali”.
ALTRO non si può sapere. Il balletto sui numeri? Le accuse tra le mozioni? Le anomalie nei gazebo del sud? Nessuna risposta ufficiale. Dal momento che “la commissione nazionale prende in esame i verbali certificati delle commis- sioni regionali”, ci siamo rivolti a quella campana, che ha valutato la regolarità delle primarie nel territorio in cui si sono verificati gli episodi più contestati e le affluenze più anomale. La presidente si chiama Paola Vairano. Garantisce: “Tutto è stato fatto all’insegna della trasparenza e n el l’ambito di una procedura stringente. Abbiamo valutato i verbali delle commissioni provinciali e li abbiamo approvati all’unanimità. Abbiamo ricevuto rilievi dalle mozioni Orlando ed Emiliano, ma nessuna segnalazione di irregolarità. Il voto degli extracomunitari era previsto dal regolamento”. E tanti saluti ad Achille Lauro.
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