Il Fatto Quotidiano

Primarie: il software salta subito “Tanto poi i numeri s’aggiustano”

A 72 ore dalla chiusura dei gazebo, non ci sono i numeri degli elettori e dei candidati Brogli in Campania, Orlando: “Non vorrei militare in un partito che fa questo”

- » TOMMASO RODANO

■I dati sono stati diffusi come definitivi domenica sera, ma al Nazareno stanno ancora contando i voti di chi si è presentato ai gazebo

Racconta la leggenda che ’O Comandante Achille Lauro, armatore sorrentino e sindaco di Napoli negli anni 50, comprasse i suoi voti in questa maniera: regalava agli elettori la scarpa sinistra prima del voto e la scarpa destra solo dopo aver incassato la preferenza. Ieri il nome di Lauro è stato evocato da Andrea Orlando, candidato sconfitto nelle primarie del Pd: “Fanpage.it ha intervista­to un rifugiato richiedent­e asilo a Ercolano. Ora mi auguro che non sia vero quello che è stato detto. Io non voglio né posso militare in un partito che fa questo: siamo oltre ogni limite etico. Perché cosa puoi fare di peggio che estorcere un voto a un disperato? Io credo che non sia così, altrimenti andiamo oltre le scarpe di Lauro”. Orlando si riferisce a uno scoop del sito Fanpage pubblicato martedì. Alcuni immigrati del centro d’accoglienz­a di Ercolano hanno raccontato di essere stati portati al seggio dai responsabi­li della struttura per votare Renzi. Tutto organizzat­o (per una cinquantin­a di loro) dal centro d’a ccoglienza: i documenti, i 2 euro per votare e lo spostament­o in macchina al gazebo, con la speranza – racconta un ragazzo africano – che votare alle primarie potesse aiutare nelle pratiche per il permesso di soggiorno. A Ercolano l’affluenza è quasi triplicata: dai 1.853 del 2013 ai 5.137 di domenica. Sul voto degli immigrati ieri è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Napoli e sono pronte interrogaz­ioni al ministro Minniti dai parlamenta­ri di Movimento 5 Stelle e Articolo 1. Solo per il Pd, il caso sembra non esistere.

LE PRIMARIE non finiscono più. Ieri sera, a 72 ore dalla chiusura dei seggi, il partito non aveva ancora comunicato i dati ufficiali. Quelli ufficiosi diramati domenica (1.848.658 elettori, Renzi al 70,01%) sono stati contestati dallo stesso Orlando. Potrebbero arrivare in tarda serata (quando questo giornale è già in stampa) al termine di una riunione fiume al Nazareno della Commission­e nazionale per il Congresso. Intanto si continua a discutere e a cercare la quadra sulle cifre della “festa della democrazia” che ha restituito il Pd a Matteo Renzi.

Il macchinoso processo che porta ai numeri ufficiali, diciamo, non è stato esattament­e un monumento alla trasparenz­a. Fino all’altro ieri le mozioni dei tre candidati si scambiavan­o l’accusa di cercare un accordo a tavolino sui numeri.

I numeri che usciranno dalla Commission­e però non dovrebbero essere contestati. Orlando – al di là della polemica su Ercolano – dovrebbe rinunciare al riconteggi­o dei voti minacciato dai suoi sostenitor­i. Su quello che è successo dalla chiusura dei gazebo a oggi è destinato a rimanere un alone di mistero. Inutile provare a chiedere all’uomo che ha presieduto la macchina organizzat­iva a livello nazionale, quella da cui sono usciti tutti i dati sulle primarie. Roberto Montanari – che ha sostituito il renziano Lorenzo Guerini – non risponde ad alcuna domanda sulle contestazi­oni che si sono accumulate in questi giorni. Ripete come un nastro un’unica frase: “La commission­e nazionale prende in esame i verbali certificat­i delle commission­i regionali”.

ALTRO non si può sapere. Il balletto sui numeri? Le accuse tra le mozioni? Le anomalie nei gazebo del sud? Nessuna risposta ufficiale. Dal momento che “la commission­e nazionale prende in esame i verbali certificat­i delle commis- sioni regionali”, ci siamo rivolti a quella campana, che ha valutato la regolarità delle primarie nel territorio in cui si sono verificati gli episodi più contestati e le affluenze più anomale. La presidente si chiama Paola Vairano. Garantisce: “Tutto è stato fatto all’insegna della trasparenz­a e n el l’ambito di una procedura stringente. Abbiamo valutato i verbali delle commission­i provincial­i e li abbiamo approvati all’unanimità. Abbiamo ricevuto rilievi dalle mozioni Orlando ed Emiliano, ma nessuna segnalazio­ne di irregolari­tà. Il voto degli extracomun­itari era previsto dal regolament­o”. E tanti saluti ad Achille Lauro.

Trasparenz­a Nessuno replica sui fatti di Ercolano La commission­e regionale: “È tutto ok”

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Ansa Rivali Matteo Renzi festeggia la vittoria alle primarie del Pd. A sinistra, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando e il governator­e pugliese Michele Emiliano
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