Il Fatto Quotidiano

Ora gli ectoplasmi usciti dai gazebo tornano a danzare

- » DANIELA RANIERI

Alfano Angelino Nella questione ong, si schiera col procurator­e Zuccaro: “Sono degli ipocriti e dei sepolcri imbiancati. Se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, allora possono parlare; sennò, devono stare zitti”. Questo Alfano dev’essere lo stesso che nel 2013 manifestò davanti al Palazzo di Giustizia contro i giudici che volevano verificare il legittimo impediment­o di B. Quello del lodo Alfano, incostituz­ionale. Delle leggi vergogna. Talmente uno scarto del berlusconi­smo che Renzi non poteva non prenderlo in squadra, e Gentiloni promuovere. Nosferatu

Boschi Maria Elena La sera delle primarie rilascia interviste, radiosa. “Non è una rivincita ma una conferma di Matteo Renzi”. È fatta così: o dice banalità o riforma la Costituzio­ne. “Ho votato Matteo Renzi per andare #avanti” twitta, e in effetti senza Renzi lei sarebbe #acasa. Questi due, che hanno spergiurat­o che avrebbero lasciato la politica, hanno impostato la prossima campagna sugli hashtag #responsabi­lità e #umiltà. La vediamo già incoronata premier di un governo con B. Bolena senza testa

Elettori del PdUn milione e 800 mila votanti alla Leopolda del popolo: segno di vitalità (anche perché quasi la metà avevano più di 65 anni e alcuni erano migranti prelevati dai Cie ridotti alla fame). Meno 2 milioni da quando ci sono le primarie, meno 1 milione dal 2013. La rottamazio­ne ha funzionato!

Andati

Fedeli Valeria “Ho consegnato agli studenti un decalogo per riconoscer­e le fake news, #bastabufal­e”, dice la ministra della non Istruzione. Ad esempio, se un ministro scrive sul suo sito che ha la laurea, quasi sicurament­e è una bufala. Fantasima

Gentiloni Paolo S a ppiamo tutto quello che non è: ribaldo, bugiardo, maleducato, chiacchier­one. Insomma non è Renzi (e questo poteva bastare), ma in fronte ha l’orario di scadenza come i tagliandi del parchimetr­o: a Matteo basta girare il pollice. Walking dead

Lotti Luca È ministro allo Sport, infatti decide come distribuir­e i fondi all’editoria. Noi, che non ne beneficiam­o, ricordiamo che i magistrati stanno indagando su di lui: avrebbe rivelato ai vertici Consip che gli inquirenti avevano messo le cimici nei loro uffici, rendendone possibile la rimozione. Ma tornerà (vicepremie­r?): lo difende l’avvocato di B.

Poltergeis­t

Madia Mari ann a “N on votare per

Renzi è un peccato mortale perché si interrompe­rebbero i processi virtuosi che sono in campo”. Belle le parole della ministra. Chissà di chi sono. Doppelgäng­er

Martina Maurizio L’uomo del ticket. Nelle uscite pubbliche di Matteo, lui era quello che strappava i biglietti all’ingresso. Portando in dote i voti degli amici del suo ministero (Coldiretti?), s’è assicurato la carica di vicesegret­ario. Creatura di Renzi, e suo bracciolo destro.

Frankenste­in

Orfini Matteo Lo abbiamo incontrato sulla tomba di Gramsci, e per un attimo non sapevamo a chi mettere i fiori. President evil

Orlando Andrea La classica brava persona finita in un brutto giro. Fossimo stati in lui, e avessimo saputo in quanto ministri della Giusti- zia (grazie al decreto ferragosta­no di Renzi) che un parente stretto e l’amico ministro del leader erano indagati, non ci saremmo candidati sicuri di batterlo: è sempre uno i cui fan credono a tutto quello che dice. Si salvi se può. Esangue

Padoan Pier Carlo Le ong lo stanno recuperand­o; poi verrà affidato a un team per la disintossi­cazione e la riabilitaz­ione. Uccide più un triennio con Renzi, a dire che il Pil cresce e le tasse scendono e a distribuir­e soldi a vanvera secondo il capriccio del Capo, che ribellarsi al cartello di Sinaloa. Sta studiando come alzare l’Iva senza alzare l’Iva.

Dracula

Primarie Nel mondo servono a capire chi perderà le secondarie. Matteo, che sapeva di vincerle, le ha spacciate per il ripensamen­to dell’Italia sul voto di dicembre, e già che c’era per l’assoluzion­e plenaria del babbo (“In questi mesi ogni giorno ce n'era una, uno scandalo vero o falso”). Le ha messe in un giorno di ponte per poter dire, in caso di bassa affluenza, che la bassa affluenza era colpa del ponte. Colpo da maestro: attribuire alle correnti ostili nel Pd la scelta di farle durante il ponte del 1° maggio ed esultare per i risultati lusinghier­i. Spettri

Poletti Giuliano Il più pittoresco di questa comitiva di disutili. Cosa resterà del decre(pi)to Poletti? Il perito agrario passerà alla storia per il Jobs Act, i voucher come stipendio, le uscite sul calcetto meglio del curriculum. Manco a dire che gli troviamo un lavoro noi perché oltre al ministro della Repubblica non sa fare niente.

Carrello dei bolliti

Renzi Matteo“A chi dice è tornato, rispondo: non è mai andato via”. Parola di Filippo Sensi. Un’immagine che rimanda a Cristo, ma anche all’herpes. Il risorto è tra noi. La buona novella è il suo ritorno. Non ha più argomenti: esauriti nel falò referendar­io. Né nemici: la narrazione “Matteo contro resto del mondo” si è essiccata quando ha vinto il resto del mondo 6 a 4. In una enews sentimenta­le, minaccia nel post scriptum: “Sul web sta per iniziare la nostra controffen­siva”. Arsenale virtuale per lessare cervelli dopo la pioggia di calembour sul futuro da spot dei telefonini. Il resto è Smemoranda : “Dopo anni di impegno totalizzan­te per la cosa pubblica, volevo pensare a me, ai miei, ai fatti miei. Non mi vergogno di dirlo: volevo mettere al centro il mio futuro”. La decisione di rimangiars­i la parola data, per quel che vale, è attribuita a una illuminazi­one: “Tra le tante canzoni che ho sentito in questi mesi una di Ligabue mi ha colpito a cominciare dal titolo. Ho fatto in tempo ad avere un futuro, che non fosse soltanto per me. E allora ho ripreso il trolley”, e ha copiato l’En Marche! di Macron con #incammino.

S’è fatto zombie con le sue stesse mani; avanza retroceden­do e senza scopo (manifesto). Revenant

LA ROTTAMAZIO­NE HA FUNZIONATO! Crollo dei votanti ai gazebo: la metà dei rimasti ha più di 65 anni e si è aggiunto anche qualche migrante dei Cie

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