Il Fatto Quotidiano

Il software esplode subito: solo stime, “poi il dato s’aggiusta”

Cronaca di un risultato poco limpido: fra ritardi, problemi tecnici, annunci facili e molti sospetti

- » CARLO TECCE

Cronaca di un dilemma insoluto: i risultati delle primarie dem 2017, sprazzi di comico su sfondo tragico. Domenica 30 aprile si vota in 6.448 seggi d’Italia per eleggere il segretario del Pd.

Ore 13:53 Il partito comunica: “Alle 12 l’affluenza è di 701.373 cittadini”, non uno di più, non uno di meno.

Coldiretti gufa: “In 2,7 milioni al mare nel ponte del 1° maggio, al via la prova costume”.

Ore 19:08 Il Nazareno raddoppia: “Alle 17 hanno votato 1.493.751 di cittadini”, manca un’ora scarsa alla chiusura. Ci sarà una proroga.

Ore 20:00 Il partito ha acquistato una programma telematico – un software – per consentire ai delegati dei candidati – Michele Emiliano, Andrea Orlando e Matteo Renzi – di assistere in diretta su Internet allo spoglio delle schede. I 6.448 presidenti di seggio devono inserire i numeri ufficiali nel sistema. Così i risultati prendono forma con lentezza, ma con trasparenz­a.

Ore 20:30 Il programma s’inceppa, non funziona. Il partito non controlla le operazioni locali, affidate alla

I SEGGI Domenica 30 aprile per le primarie Pd c’erano 6.448 seggi in Italia

STIME

Le prime, intorno alle 12, parlano di 701.373 votanti.

A fine giornata per Richetti e Montanari l’affluenza oscilla tra l’1,8 e i 2 milioni, e Renzi è tra il 65 e il 73%. Il giorno dopo si scopre che hanno votato meno di 1,8 milioni e Renzi è lontano dal 70%

La scheda Viva il passaparol­a

Il Nazareno aveva un software per monitorare lo spoglio Non ha funzionato

sorveglian­za degli apparati provincial­i e regionali.

Ore 21:02 Il renziano Matteo Richetti: “Il dato oscilla fra 1,8 e 2 milioni di elettori, Renzi dal 65 al 70”. A spanne.

Ore 22:34 Un trafelato Roberto Montanari, presidente della commission­e nazionale per il congresso, appare in television­e, e scandisce: “Il tendenzial­e è tra 1,9 e 2 milioni di voti. È straordina­rio”.

Ore 22:53 Il palchetto allestito sulla terrazza del Nazareno accoglie Renzi per il discorso.

Ore 23:16 Anonimi renziani: “La vittoria di Matteo s’attesta intorno al 73 per cento”.

Lunedì 1° maggio Ore 3:00 Il Nazareno fornisce numeri non proprio ufficiali, ma neanche troppo ufficiosi. Affluenza: 1,848 milioni. Renzi: 70,01%. Orlando: 19,5%. Emiliano: 10,49%.

Ore 9:00 I contendent­i di Renzi chiedono ai commissari di verificare il dato non aggregato: siccome il sistema del Nazareno è crollato subito e i candidati non hanno visionato la stratifica­zione dei risultati in tempo reale, uno scrupolo in più aiuta. Risposta: non è possibile. S’abbassano le pretese: non sezione per sezione, ma almeno le province? Risposta bis: non è possibile. Sospetto: con quali mezzi Montanari, a schede ancora calde, è riuscito a stimare l’affluenza verso i 2 milioni e Richetti il successo di Renzi al 70 per cento?

Ore 16:00 Il comitato di Orlando ricorre ai metodi antichi: i rappresent­anti di lista, sparsi in 6.448 seggi, trasferisc­ono le informazio­ni ai colleghi provincial­i e da qui – senza passare per le commission­i regionali – arrivano al candidato. I numeri stemperano gli entusiasmi del segretario appena incoronato. Affluenza: meno di 1,8 milioni. Renzi: lontano dal 70 per cento.

Ore 20:00 Novità? Zero. I numeri ufficiali? Domani.

Ore 21: 00 Contatti tra i candidati non renziani e la commission­e di garanzia. I primi: “Qui i conti sono un po’ d iv e rs i”. Replica: “Non vi preoccupat­e, s’aggiustano”. Nuova legge di Murphy: “Se qualcosa è storto, il Nazareno lo raddrizza”.

Martedì 2 maggio

Solite domande e soliti imbarazzi, un vero copia e incolla. Novità? Zero. I numeri ufficiali? Domani. Mercoledì 3 maggio Ore 12:00 Ormai il verdetto di domenica ha la stessa solidità storica di un racconto omerico. Il Nazareno assicura che le strutture regionali, ricevuti i documenti da quelle provincial­i, tra un attimo – o due attimi, cioè qualche ora – avranno completato il lavoro.

Ore 17:00 Un minuto, ancora. Ci ritroviamo alle 19. Ore 19:00 Sono già le 19? Non ci sono i verbali del Sud. Poi è finita, di notte. Al buio. Com’era iniziata.

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