Il Fatto Quotidiano

Marine Le Pen: ecco perché il pericolo è grande

- DANIELA R. M. TRAV. PARIDE ANTONIAZZI AMALIA ALBAROSA RAIMONDI FRANCO PASQUALE MIRANTE FQ

Caro Furio Colombo, Marco Travaglio, Antonio Padellaro, vorrei segnalarvi quanto accaduto sabato 29. Mio marito, che già da qualche giorno riceveva sms dal Pd con l’invito a recarsi a votare ( incautamen­te deve aver lasciato il recapito telefonico alle primarie di qualche anno fa) ha ricevuto un altro messaggio: “Domani alle primarie vota dalle 8 alle 20 per Matteo Renzi e Maurizio Martina. Avanti insieme”. Vorremmo sapere come hanno fatto Renzi e Martina, o chi per essi, ad avere il numero di mio marito. Visto che Matteo Renzi è un privato cittadino, come ha potuto procurarse­lo? Forse il ministro Martina, dall’alto del suo ruolo, ha avuto accesso a questi dati? Oppure chi aveva inviato gli sms precedenti a nome del Pd ha fatto pubblicità a uno solo dei candidati, danneggian­do gli altri due e disturband­o un elettore? Lo trovo un fatto grave e vorrei che Michele Emiliano e Andrea Orlando ne fossero avvisati, e avere qualche suggerimen­to su quel che si può fare per protestare. Cara Daniela, mi auguro che Renzi e Martina le rispondano: il nostro giornale è pronto per ospitare la loro (eventuale) replica. Spero che Renzi abbandoni presto la boria che lo ha contraddis­tinto nella segreteria precedente, giacché ha ricevuto parecchi segnali (uno in particolar­e il 4 dicembre 2016) per modificare la sua azione. Spero che si renda conto di essere a capo di un partito che si colloca a Sinistra e, di conseguenz­a, si adoperi per l’adozione di politiche che tengano conto delle classi inferiori e non solo di quelle abbienti e dirigenti.

Vorrei che, qualora tornasse al governo, il segretario del Pd stimolasse il rilancio del Paese nella valorizzaz­ione delle risorse che la natura ha (cultura, turismo, ambiente, paesaggio) e non in quelle che presume di avere (il petrolio in Basilicata, ad esempio). Prima di tutto, però, vorrei che Renzi si rendesse conto di essere il segretario di tutto il partito, non solo della parte che lo ha eletto. Scrivere quest’ultima frase sembra patetico, ma ogni volta, dai vari vincitori di consultazi­oni elettorali, si sentono profession­i di colle- CARO FURIO COLOMBO, per tante ragioni, la politica francese può andare per strade diverse, che non ci riguardano. Perché tanta tensione pro o contro la Le Pen? POLITOLOGI ED ESPERTI di affari internazio­nali ci hanno sempre detto che siamo tutti legati alla stessa corda, come nelle spedizioni alpine. Se qualcuno cade, tutti sentono lo strappo e il pericolo. Ma non cadono tutti. O meglio questo accadeva prima. Adesso, se uno cade, cadono tutti. Di quale prima stiamo parlando? E di quale dopo, che sarebbe il tempo in cui viviamo? Tutto si spiega con l’elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti. Trump è un uomo che non crede nel futuro, anzi non lo concepisce, una specie di vice-dio che comprende nel suo unico status il prima, il dopo e l’adesso. Del presente si congratula con se stesso perché ne è l’autore. Il futuro non interessa perché lui non lo può toccare. Dunque vuole che guardiamo tutti al passato, dal carbone alla meccanica pre-elettronic­a, e a un mondo semplifica­to in cui lui può mettere le mani. Trump ha spaccato un’epoca. Era esattament­e il progetto reazionari­o di Marine Le Pen, che però, senza gialità e invece si vedono comportame­nti accentrato­ri, chiusi a proposte esterne e all’ascolto di punti di vista differenti.

È ora di finirla con l’idea delle elezioni come continue sfide all’O.K. Corral, con le quali far fuori gli avversari e poi spadronegg­iare nel partito e nel Paese.

Mi aspetto coesione, ascolto e collaboraz­ione tra le varie anime del Partito democratic­o. E poi fuori l’anima di Sinistra di questo partito, già adesso: avanti con l’allargamen­to dei diritti dei cittadini, avanti con maggior vigore nella lotta all’evasione fiscale, ridiamo alla Scuola e alla Sanità pubbliche il valore e l’efficienza perdute, in tutte le aree del Paese.

Basta con il mito del privato buono e il pubblico cattivo. Abbiamo visto, e pagato, le efficienze del settore privato e ancora le stiamo pagando (le privatizza­zione a danno dei cittadini e a favore di gruppi industrial­i, l’aumento dei costi per servizi peggiori, le decisioni inutili dannose e costose, ma a favore di privati, in merito a grandi opere). Buon lavoro, Matteo Renzi, ora dovrò aggiungere segretario del Partito democratic­o. Trump, finiva sempre in minoranza. Succederà ancora? Questa è la ragione che tiene tanti con il fiato sospeso. Ora Le Pen si muove non più contro la cultura di buona parte del mondo libero, ma in compagnia di una parte importante di una cultura cambiata e alterata, con venature di nostalgia che comprendon­o anche il fascismo (e nel caso Le Pen, l’orrore della Francia di Vichy). Basti ricordare che è arrivata al punto da negare l’ignominia francese delVel d’Hiv, lo stadio trasformat­o in campo di concentram­ento a cielo aperto per gli ebrei di Parigi (compresi centinaia di bambini) rastrellat­i dalla polizia francese in attesa di consegnarl­i ai trasportat­ori di Auschwitz (1944). L’ossessione del passato è comunque la stella polare sia del mondo secondo Le Pen (figlia, padre, nipote e milioni di seguaci) sia delmondo secondo Trump (60 milioni di elettori). Nessuno può dire se la sinergia funzionerà o se la Francia democratic­a sarà più forte dell’America liberal di Clinton. Ma non sarà un’attesa tranquilla.

00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 lettere@ilfattoquo­tidiano.it È nata una nuova moda: la colpevoliz­zazione delle vittime, malati compresi.

I risparmi dei cittadini spariscono nelle banche? Tutta colpa di chi non ha letto le “quintalate” di carte scritte in modo illeggibil­e, che ti fanno firmare, e per di più voleva anche guadagnare qualcosa, mentre avrebbe dovuto da subito fare un gentile omaggio dei propri sudati risparmi alle suddette banche, notoriamen­te bisognose. Femminicid­i: tutta colpa delle donne; le autorità come fanno a capire che le donne, notoriamen­te bugiarde, quando sono piene di lividi e denunciano il compagno dicano la verità? Se non vengono uccise e non forniscono quindi prove concrete come possono indovinare la pericolosi­tà di tali soggetti? Quelli che vengono truffati quando acquistano, sulla carta, una casa per es. in cooperativ­a che non verrà mai costruita, perché non fanno opportuni controlli, magari andando dall’indovina? Sanità: finalmente, dopo lunghi studi condotti da veri e ben pagati (da noi) profession­isti, si è ben capito chi siano i veri colpevoli del disastro sanita- rio, i malati! Non gli appalti gonfiati, non i posti non sanitari inventati, non l’incapacità dei manager, ma eccolo il vero colpevole, è proprio lui, il malato che, oltre ad esistere, pretende pure di essere curato. Ma il governo finalmente sta assumendo opportuni provvedime­nti, togliendo un po’ per volta (la disintossi­cazione è sempre lunga e faticosa) sistemi diagnostic­i e terapie (la prevenzion­e è già stata abolita da tempo) nonché servizi utili. In ciò poi viene spesso coadiuvato, quando addirittur­a non prevenuto, da alcune regioni ovviamente virtuose, in primis la Lombardia. Gli inquisiti, gli indagati, i “perseguita­ti politici” che siedono alle camere e nei vari enti, finalmente possono respirare, i veri colpevoli sono stati individuat­i.

Nel Paese di Dante non c’è più traccia di alcun lettore

Davvero spaventoso il calo di lettori nel nostro Belpaese: 4,3 milioni in meno rispetto al 2011. Si tratta di un fenomeno davvero grave, e stupisce il poco risalto sui giornali, sempre pronti a lanciare allarmi: contro il populismo, l’inquinamen­to, la disoccupaz­ione Berlusconi ha fatto ricorso contro la legge Severino che gli impedisce di sedere in Parlamento in quanto condannato. Ma io aggiungere anche per tutti i danni che ha provocato all’Italia e agli italiani, non ultimo il recente fallimento di Alitalia. Dobbiamo opporci a questo ricorso e denunciare alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo tutti i soprusi perpetuati dal Cavaliere che ha contribuit­o a rilegare gli italiani in questa crisi nera del lavoro. È importante protestare anche in virtù dei validi alleati europei del “Berlusca”, come Tajani, presidente del Parlamento Ue, e l’amico presidente della Corte europea.

Furio Colombo - il Fatto Quotidiano

Finalmente sentito anche Zuccaro sulla questione Ong

Solo dopo diversi giorni dalle dichiarazi­oni del procurator­e di Catania, Carmelo Zuccaro, in merito alla presunta collusione tra le Ong e i trafficant­i, il Csm e il Parlamento hanno deciso di ascoltare lo stesso Procurator­e. Quando si teme di giungere a una verità che ormai è sotto gli occhi di tutti, si cerca di prendere tempo. È lo specchio di un Paese che preferisce nascondere l’immondizia sotto il tappeto. I NOSTRI ERRORI

Nell’articolo pubblicato il 3 maggio, “Arrestato sindaco del Pd: ‘Favori alle cooperativ­e’” abbiamo scritto che il primo cittadino di Terni, Leopoldo Di Girolamo e l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Buccari, sono indagati per associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla turbativa d’asta. Precisiamo che gli arresti domiciliar­i sono stati disposti per turbativa d’asta e falsità ideologica in atto pubblico. Ci scusiamo con i lettori e gli interessat­i.

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