I piani di Galliani e Lotito per blindare “il sistema”
Diritti tv. L’ex ad del Milan: “Pensiamo al futuro”. Il laziale: “Ristrutturiamo”
Trenta novembre 2016, i telefoni sono ancora caldi. La maxi-inchiesta della Procura di Milano sui diritti tv del calcio è in corso da oltre un anno. Molte notizie sono già filtrate sui giornali. Alcuni nomi di indagati sono noti. Su tutti quello di Marco Bogarelli, amministratore di Infront Italy, l’advisor della Lega calcio, che in quel 2016, è già un ex. La società è stata acquistata dai cinesi uscendo dalla burrasca giudiziaria. E questo rappresenta un problema per quel gruppo di persone che attorno alla figura di Bogarelli, secondo i pm, ha guadagnato in modo illecito.
UN INFRONT SENZA Bogarelli è un ostacolo. Bisogna correre ai ripari per tutelare gli affari. Ne è ben consapevole l’ex ad del Milan Adriano Galliani che ne parla proprio con Bogarelli. “Dobbiamo – dice – avere una direzione commerciale, non possiamo lasciare le cose nelle mani di un advisor”. Galliani fa anche un nome: Andrea Silva, il quale, oltre ad avere lo stesso cognome di Riccardo, il dominus dei diritti all’estero, indagato dalla Procura per associazione a delinquere assieme a Bogarelli e a un altro manager di Infront, è anche vicepresidente della società con sede a Dublino gestita dallo stesso Riccardo Silva. Insomma, quello che per i pm è un gruppo criminale, mentre il gip, nel respingere gli arresti, l’ha derubricato a semplice lobby del calcio, corre ai ripari. Galliani ne parla anche con il presiden- te della Lazio Claudio Lotito. Dice: “Noi dobbiamo pensare al di là del presente”. Lotito concorda: “Dobbiamo ristrutturare”. Il messaggio è chiaro e va diffuso. Lotito ne discute addirittura con Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli. “Noi dobbiamo crescere sui mercati internazionali e cercare qualcuno che inseriamo in Lega come direttore per i diritti tv. Parliamo del futuro. ‘Sta roba dobbiamo gestirla in prima persona”.
È QUESTA, secondo i pm, la prova che chiude il cerchio attorno “al sodalizio criminoso”. Tanto più, spiega la Procura, che “negli ambienti coinvolti nel traffico finanziario sui diritti tv si parla del fatto che Bogarelli si sta riorganizzando”. Il concetto espresso è questo: “Vuole fare le stesse cose che ha fatto prima (…) il sistema è u gu a le ”. Le intercettazioni contenute nell’in fo rm at iv a dello scorso febbraio confermano un quadro che a partire dal 2015 via via, secondo l’accusa, è andato sempre più chiarendosi. Oltre a Galliani e Lotito, nella rete delle microspie finisce anche Enrico Preziosi. Il presidente del Genoa è in contatto con Bogarelli e da lui, attraverso triangolazioni di pagamenti estero su estero, otterrà 15 milioni di euro. Nel giungo 2016 i suoi uffici vengono perquisiti. Subito dopo lui fa il punto con un’altra persona. “C’è Bogarelli e Ciocchetti che sono amministratori di Infront e mi hanno dato questa possibilità di avere il prestito (…) sono i soldi di Silva quello dei diritti tv”. Preziosi conferma il quadro investigativo. L’ipotesi è che quei soldi, come altri dati a diversi club, servissero per ripulire i bilanci. In cambio Infront otteneva l’appoggio in Lega per le gare dei diritti. Il fatto viene confermato da mail interne al gruppo Silva, dalle quali si legge: “Le possibilità per noi (Mp & Silva Ltd) di mantenere la seria A sono legate a Bogarelli che con anni di lavoro, relazioni, alchimie controlla 15 squadre”.
IL PATTOtra i vari protagonisti è di ferro e quando Silva si espone troppo commercializzando le immagini del calcio nel “mercato del betting”, l’allora legale della Lega calcio Bruno Ghiradi dice: “Se Riccardo ha fatto così bisogna coprirlo”. Il mutuo soccorso è importante. E così, dai conti Infront alla voce uscite ci sono saldi negativi con Milan, Inter, Cagliari, Udinese, Genoa. È “una banca clandestina”. Un fiume di denaro che, secondo i pm, passa attraverso una società lussemburghese. E chi, come la Juve, non si adegua viene osteggiato. Dice Galliani a Bogarelli: “Adesso faccio un po’di casino (...) bisogna dargli addosso a questo signorino (Andrea Agnelli, ndr)”.
Su Andrea Agnelli Il rossonero: “Faccio un po’ di casino, andiamogli addosso a questo signorino”