Il Fatto Quotidiano

I piani di Galliani e Lotito per blindare “il sistema”

Diritti tv. L’ex ad del Milan: “Pensiamo al futuro”. Il laziale: “Ristruttur­iamo”

- » DAVIDE MILOSA

Trenta novembre 2016, i telefoni sono ancora caldi. La maxi-inchiesta della Procura di Milano sui diritti tv del calcio è in corso da oltre un anno. Molte notizie sono già filtrate sui giornali. Alcuni nomi di indagati sono noti. Su tutti quello di Marco Bogarelli, amministra­tore di Infront Italy, l’advisor della Lega calcio, che in quel 2016, è già un ex. La società è stata acquistata dai cinesi uscendo dalla burrasca giudiziari­a. E questo rappresent­a un problema per quel gruppo di persone che attorno alla figura di Bogarelli, secondo i pm, ha guadagnato in modo illecito.

UN INFRONT SENZA Bogarelli è un ostacolo. Bisogna correre ai ripari per tutelare gli affari. Ne è ben consapevol­e l’ex ad del Milan Adriano Galliani che ne parla proprio con Bogarelli. “Dobbiamo – dice – avere una direzione commercial­e, non possiamo lasciare le cose nelle mani di un advisor”. Galliani fa anche un nome: Andrea Silva, il quale, oltre ad avere lo stesso cognome di Riccardo, il dominus dei diritti all’estero, indagato dalla Procura per associazio­ne a delinquere assieme a Bogarelli e a un altro manager di Infront, è anche vicepresid­ente della società con sede a Dublino gestita dallo stesso Riccardo Silva. Insomma, quello che per i pm è un gruppo criminale, mentre il gip, nel respingere gli arresti, l’ha derubricat­o a semplice lobby del calcio, corre ai ripari. Galliani ne parla anche con il presiden- te della Lazio Claudio Lotito. Dice: “Noi dobbiamo pensare al di là del presente”. Lotito concorda: “Dobbiamo ristruttur­are”. Il messaggio è chiaro e va diffuso. Lotito ne discute addirittur­a con Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli. “Noi dobbiamo crescere sui mercati internazio­nali e cercare qualcuno che inseriamo in Lega come direttore per i diritti tv. Parliamo del futuro. ‘Sta roba dobbiamo gestirla in prima persona”.

È QUESTA, secondo i pm, la prova che chiude il cerchio attorno “al sodalizio criminoso”. Tanto più, spiega la Procura, che “negli ambienti coinvolti nel traffico finanziari­o sui diritti tv si parla del fatto che Bogarelli si sta riorganizz­ando”. Il concetto espresso è questo: “Vuole fare le stesse cose che ha fatto prima (…) il sistema è u gu a le ”. Le intercetta­zioni contenute nell’in fo rm at iv a dello scorso febbraio confermano un quadro che a partire dal 2015 via via, secondo l’accusa, è andato sempre più chiarendos­i. Oltre a Galliani e Lotito, nella rete delle microspie finisce anche Enrico Preziosi. Il presidente del Genoa è in contatto con Bogarelli e da lui, attraverso triangolaz­ioni di pagamenti estero su estero, otterrà 15 milioni di euro. Nel giungo 2016 i suoi uffici vengono perquisiti. Subito dopo lui fa il punto con un’altra persona. “C’è Bogarelli e Ciocchetti che sono amministra­tori di Infront e mi hanno dato questa possibilit­à di avere il prestito (…) sono i soldi di Silva quello dei diritti tv”. Preziosi conferma il quadro investigat­ivo. L’ipotesi è che quei soldi, come altri dati a diversi club, servissero per ripulire i bilanci. In cambio Infront otteneva l’appoggio in Lega per le gare dei diritti. Il fatto viene confermato da mail interne al gruppo Silva, dalle quali si legge: “Le possibilit­à per noi (Mp & Silva Ltd) di mantenere la seria A sono legate a Bogarelli che con anni di lavoro, relazioni, alchimie controlla 15 squadre”.

IL PATTOtra i vari protagonis­ti è di ferro e quando Silva si espone troppo commercial­izzando le immagini del calcio nel “mercato del betting”, l’allora legale della Lega calcio Bruno Ghiradi dice: “Se Riccardo ha fatto così bisogna coprirlo”. Il mutuo soccorso è importante. E così, dai conti Infront alla voce uscite ci sono saldi negativi con Milan, Inter, Cagliari, Udinese, Genoa. È “una banca clandestin­a”. Un fiume di denaro che, secondo i pm, passa attraverso una società lussemburg­hese. E chi, come la Juve, non si adegua viene osteggiato. Dice Galliani a Bogarelli: “Adesso faccio un po’di casino (...) bisogna dargli addosso a questo signorino (Andrea Agnelli, ndr)”.

Su Andrea Agnelli Il rossonero: “Faccio un po’ di casino, andiamogli addosso a questo signorino”

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Ansa/LaPresse Nel mirino Nella foto grande, da destra: De Laurentiis, Galliani e Lotito. Sopra, Preziosi
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