Il Fatto Quotidiano

Raggi nomina “l’anti-Buzzi” nel posto che fu di Marra

La dirigente Gabriella Acerbi sarà vice-capo di gabinetto: Mafia Capitale, raccontano le intercetta­zioni, tentava di liberarsen­e in ogni modo

- » ANDREA MANAGÒ

Nomine,

rifiuti e stadio della Roma. La primavera in Campidogli­o potrebbe farsi subito rovente attorno ai tre dossier più critici che hanno scandito il primo anno di mandato della giunta di Virginia Raggi. In settimana è attesa l’ordinanza della sindaca per nominare Gabriella Acerbi nuovo vice-capo di gabinetto vicario, al posto di Virginia Proverbio (che aveva sostituito Raffaele Marra, oggi ai domiciliar­i per corruzione).

ACERBI È UNA DIRIGENTE comunale che le intercetta­zioni dell’inchiesta Mafia Capitale hanno rivelato essere sgradita a Salvatore Buzzi e ai suoi soci del ‘mondo di mezzo’. Il capo della cooperativ­a 29 Giugno al telefono si sfogava: “Basta che se ne va questa: non te riceve, non te parla”. E poi, dopo il suo cambio di ruolo: “Comunque la Acerbi semo riusciti a falla fuori...”.

In quel periodo, Acerbi era a capo del Dipartimen­to Servizi Sociali, poi è passata alla guida della Centrale unica degli acquisti, quindi in distacco alla gestione commissari­ale del debito capitolino, da dove è rientrata da pochi mesi. Raggi sembra preferire il suo profilo più “politico” a quello della Proverbio, per la quale si sta cercando un’altra sistemazio­ne all’interno del Comune. Già nei mesi scorsi il nome di Acerbi era circolato come possibile sostituta di Marra alla guida del Personale. Restano ancora vacanti, invece, dopo otto mesi, la poltrona di capo di gabinetto e quella di capo della segreteria.

La sindaca di Roma, mentre mette mano al suo staff, è però nuovamente alle prese con la grana rifiuti, condita da uno scontro tutto po- litico col governator­e del Lazio

Nicola Zingaretti. Da una settimana i cassonetti a Roma traboccano: un film già visto perché il ciclo cittadino dei rifiuti non è autosuffic­iente mentre l’impiantist­ica è obsoleta. Roma produce tra le 4500 e le 5000 tonnellate di rifiuti al giorno. Da marzo i due impianti di smaltiment­o del Co.La.Ri. – ora commissari­ato ma di proprietà di Manlio Cerroni – hanno trattato un quantitati­vo minore di rifiuti rispetto alle consuete 1300 tonnellate, sovraccari­cando le due strutture gestite dall’Ama e distoglien­do addetti dalla raccolta. Ora lo smaltiment­o è ripreso a pieno ritmo, con impianti attivi h24 e l’aumento dei trasferime­nti verso Austria: entro sabato la situazione dovrebbe rientrare. La Raggi però attacca: “Sui rifiuti il Lazio è sottodimen­sionato, lo dice il governo. Zingaretti ne prenda atto e lavori: l’impianti-

Guerra sui rifiuti

La Regione: “Giunta senza piani”. La replica: “Gli impianti sono loro materia. Lavorino...”

stica è sua competenza”. La Regione replica: “Adotti misure urgenti, credibili ed efficaci per evitare crisi”. Zingaretti non apprezza gli obiettivi spalmati su tempi lunghi previsti dal piano cittadino rifiuti (entro il 2021) e la mancata indicazion­e da parte dei 5 Stelle del sito di una mini discarica per le emergenze. Luigi Di Maio lancia addirittur­a l’allarme: “C’è il rischio che ci sia un sabotaggio delle aziende dei rifiuti di Roma”. Venerdì, invece, si riparte con lo stadio: arriverà la memoria di Giunta sul progetto.

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LaPresse Primo cittadino Il sindaco Virginia Raggi (M5S) in Campidogli­o

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