Il Fatto Quotidiano

Un grande Dybala: simula come Strootman, ma senza squalifica

L’impresa dell’arbitro Valeri nel derby di Torino: se fosse nipote di Franca farebbe ridere più della zia

- » PAOLO ZILIANI

CA R ESSA . Q u a lc o s a non torna nel teatrino notturno dell’urlatore Sky dove imperversa­no, di norma, anche i compagni di merende Bergomi, Vialli, Massimo Mauro e Leonardo. E cioè: tutti gli sfottò e i risolini riservati a De Boer, perché non vengono riproposti anche sul conto di Pioli, che per l’appunto venne accolto come fosse il Messia? VIALLI. Era dai tempi del processo-doping alla Juventus di Giraudo e Agricola (condanna e prescrizio­ne) che non si vedeva, in Tv, un Vialli balbettant­e come quello asfaltato da Mihajlovic nel dopo partita di Torino. La tesi che l’ex bomber aveva tentato di sostenere: l’entrata di Acquah dieci anni fa sarebbe stata regolare ma oggi no. Tengo famiglia. MOURINHO. Quattro come i punti di distacco dal quarto posto in classifica, occupato dal Manchester City del rivale Guardiola, che al 99% condannera­nno lo United a giocare ancora l’Europa League invece della Champions ( a meno di un successo nell’E.L. in corso di svolgiment­o). Il che, dopo i 105 milioni fatti spendere per quella pippa di Pogba, e non solo quelli, non è poi ‘sto gran risultato. C’era una volta lo Speciale One. VALERI. Nel derby di Torino riesce nell’impresa di mostrare due gialli totalmente inventati ad Acquah (che così dopo l’1-0 del Torino viene espulso) e di tenerli in saccoccia quando Bonucci e Mandzukic compiono falli da die- tro meritevoli dell’ammonizion­e. E insomma: se fosse un parente lontano di Franca Valeri, Paolo farebbe ridere più della zia. SIMEONE. Dicono che al Vicente Calderón, in vista del match di ritorno con il Real Madrid (l’Atletico parte da 0-3), abbia fatto affiggere cartelli con la scritta “Fino alla morte”. I tifosi dell’Inter gli hanno fatto sapere che non fa niente, lo accogliere­bbero anche morto, e lui si è commosso. Una lacrima sul viso. BENATIA. A Rai Sport gli dicono di mettere l’auricolare per rispondere alle domande da studio e lui, pronti-via, sente qualcuno che gli dice “Marocchino di merda”. Per la serie: meglio un Centro di Accoglienz­a che uno studio Rai. DYBALA. Motivazion­e: in ogni partita sfodera simulazio- ni degne di Strootman senza mai farsi squalifica­re come quel pollo di Strootman. Pronto per l’Oscar.

Voto 0 Cialtron One Voto 3 Sbertuccia­to Voto 4 Generic One Voto 5 Ceccarini II Voto 6 di stima Bobby Cholo Voto 6 d’incoraggia­mento Italian Style Voto bene, bravo, 7+ Hollywood Voto 8 Riscoperta Voto 9 Rivelazion­e

LUIZ ADRIANO. Ricordate il 30enne attaccante brasiliano che al Milan appassiva in panchina restando a veder giocare Bacca e, udite udite, a volte persino Lapadula? Ebbene, il nostro silenzioso eroe è appena diventato campione di Russia nello Spartak Mosca allenato da Carrera (ex vice di Conte) e l’anno prossimo sgambetter­à nientemeno che in Champions League. Quando si dice: zitti e Mosca! S. INZAGHI. Precettato da Lotito dopo il gran rifiuto di Bielsa, ha portato la Lazio al quarto posto con una autorevole­zza che Pioli e Montella al confronto sono Oronzo Canà.

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LaPresse Il contatto Dybala e l’inesistent­e gomitata di Acquah durante JuveTorino

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