Raggi con la famiglia Cucchi: parte civile contro i carabinieri
▶IL COMUNE di Roma ritirerà la costituzione di parte civile nell’ipotetico nuovo processo d’appello nei confronti dei cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini accusati dell’omicidio colposo di Stefano Cucchi. La decisione è stata presa ieri, al termine di un incontro tra la sindaca, Virginia Raggi, e Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. Incontro fortemente voluto da quest’ultima. In realtà non è affatto detto che il processo si celebri. Lo scorso 19 aprile, infatti, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di assoluzione nei confronti dei sanitari, ma il giorno successivo è scattata per tutti la prescrizione. Quindi, a meno che i cinque non decidano di rinunciarvi, i giudici dovranno solo prendere atto dell’impossibilità di arrivare a nuova sentenza. La decisione del Campidoglio – che segue quella dell’associazione Cittadinanzattiva – è, però, indicativa. La sindaca si è infatti impegnata anche in una nuova costituzione di parte civile, cosa che dovrebbe avvenire mercoledì prossimo, in occasione dell’udienza preliminare nell’ambito della cosiddetta inchiesta bis. Il Gup dovrà stabilire (il 14 giugno sarà l’ultima udienza) se manda- re a processo i cinque carabinieri imputati a vario titolo di omicidio preterintenzionale, calunnia e falso. Ed è su questo che la famiglia Cucchi adesso sta puntando per arrivare – finalmente – alla verità.
“Esprimo soddisfazione per la decisione del Comune – ha commentato ieri con Il Fatto Ilaria Cucchi –. Anche questa volta, come sempre in passato, il Comune di Roma sarà al fianco della nostra famiglia. Per noi questo eventuale processo, che potrebbe aprirsi subito dopo l’estate, sarà l’ultima occasione per rendere giustizia a mio fratello, per sapere chi l’ha ridotto in quelle condizioni. L’ultima occasione a otto anni da quel 22 ottobre”.