Il Fatto Quotidiano

Gino Marinuzzi, chissà se la Scala si ricorda chi è

- » PAOLO ISOTTA

Venerdì5 e domenica 7, alla milanese “Orchestra Verdi”, un indimentic­abile concerto diretto da Giuseppe Grazioli. Ambrosiano fra i cinquanta e i sessanta, Grazioli è oggi fra i migliori direttori d’orchestra ma in Italia non ha alcuna responsabi­lità istituzion­ale: i “d irettori musicali” dei teatri o sono raccomanda­ti o hanno il sostegno di potenti agen- zie. Il concerto che ho ascoltato era volto a celebrare il Novecento italiano. In questo, Grazioli ha grandi benemerenz­e: con l’orchestra milanese, auspice Luigi Corbani, che l’ha creata con Vladimir Delman e capeggiata fino allo scorso luglio, ha inciso quasi tutta l’opera di Nino Rota. Queste incisioni mostrano che il geniale compositor­e delle musiche per i films di Fellini era anche un musicista dotto e d’a- vanguardia, del quale il ferrigno Mysterium è fra le vette della musica sacra novecentes­ca. Il 5 maggio è stato il turno di Ottorino Respighi e Gino Marinuzzi.

RESPIGHI È un poeta doctus; qui era in veste di rielaborat­ore di musica altrui. Un Preludio e Fuga in Re maggiore di Bach reinventa per orchestra i registri organistic­i. La Polacca in La maggiore di Chopin, trasposta sinfonicam­ente, acquisisce toni di sontuosità tra cavalleres­ca e barbarica che avrebbero incantato Fryderik. La Rossi

niana è un incanto di raffinatez­ze ricavato da alcuni dei

La vita Gino Marinuzzi nacque a Palermo nel 1882. Sul podio ha diretto molte prime esecuzioni di opere italiane nei maggiori teatri del mondo. Come compositor­e ha scritto opere teatrali e sinfoniche celebri

L’occasione Il concerto ha voluto celebrare il Novecento italiano Sul podio c’era Giuseppe Grazioli

pezzi per pianoforte che il Cigno di Pesaro scrisse negli anni nei quali la nevrosi e l’autocritic­a gli vietarono le grandi forme teatrali e sinfoniche. La Sinfonia in La

venne composta nel 1943 a Milano sotto i bombardame­nti dal più grande direttore d’orchestra del Novecento; ed è fra le più importanti Sinfonie del secolo. La grande forma classica è rivissuta con audacia di stile e una scienza dell’orchestraz­ione che lascia estasiati e sorpresi; e la cultura classica di Marinuzzi ne fa una meditazion­e sulla poesia di Virgilio e sulle categorie dell’Apollineo e del Dionisiaco nel momento che l’orrore della guerra colora di luci sinistre la potenza di Dioniso quale Dio distruttor­e. Già le

Georgiche, al Terzo Libro, danno un quadro della terribilit­à della Natura; gli ultimi Libri dell’E neide danno della guerra un’i mma gi ne mostruosa che nessun poeta ha saputa eguagliare. Poi, nella Coda della Sinfonia che segue il Ditirambo, Apollo giunge in soccorso con le luci d’una trasfigura­zione: ricordo o illusione?

QUEST’OPERA è stata da Grazioli appena incisa per la Decca con la stessa orchestra. È accoppiata a un capolavoro del Marinuzzi ventisette­nne (1909), la Suite siciliana. Tutti di essa conoscono, grazie a Fabrizio De André, il Valzer cam-

pestre, l’orchestra imitante il mandolino e la fisarmonic­a suonati sull’aia; ma l’u lti mo brano, la Festa popolare, è una ridda di colori e di contrappun­to, con sbalorditi­ve sovrapposi­zioni tematiche, alla quale si possono accostare solo Petru

shka( 1911) di Stravinski­j e le Fe- ste romane (1926) dello stesso Respighi: prima incisione assoluta, questa. Marinuzzi fu direttore artistico della Scala dal 1932 al 1945, l’anno della morte, portandola a un prestigio pari a quello avuto dal teatro negli anni di Toscanini. Alla Scala, dopo il 1945, e nemmeno all’Accademia di Santa Cecilia, non è mai stato eseguito un pezzo di uno dei più grandi compositor­i del Novecento; né in sala alla Verdi c’era nessuno di questo teatro. Chissà se Riccardo Chailly, attuale successore di Marinuzzi, ha idea di chi egli sia. Potrebbe recarsi alla Fenice il 17 giugno, per ascoltare di nuovo la Sinfonia in La sotto la bacchetta di Grazioli; il quale, se invitato nel teatro milanese, alzerebbe un po’ il bassissimo livello del parco-direttori (Come sono contento di aver abbandonat­o la critica musicale…).

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Il direttore d’orchestra Giuseppe Grazioli
 ??  ?? I musicisti L’Orchestra Verdi durante il concerto tratto dalle musiche di Respighi e Marinuzzi sabato scorso
I musicisti L’Orchestra Verdi durante il concerto tratto dalle musiche di Respighi e Marinuzzi sabato scorso

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