IL NOE NON C’È PIÙ, LE FUGHE RESTANO
IERI ALLE 19.40, meno di 24 ore dopo la fine dell’interrogatorio del capitano del Noe Giampaolo Scafarto, le agenzie di stampa già pubblicavano il suo verbale testuale, opportunamente titolato contro il pm che iniziò l’indagine a Napoli, il napoletano Woodcock, come se l’ufficiale lo avesse accusato di averlo istigato a tirare in ballo i servizi segreti (in realtà gli disse semplicemente di riferire le notizie d’indagine sul tema in un capitolo a parte della sua informativa). Non saremo certo noi a lagnarci di una fuga di notizie: i giornalisti fanno benissimo a pubblicarle, sempre. Immaginiamo però l’imbarazzo della Procura di Roma, che il 4 marzo aveva revocato la delega a indagare su Consip proprio al Noe perché “le indagini sono state oggetto di ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto... sia verso gli indagati... sia nei confronti degli organi di informa- zione". E “per una esigenza di chiarezza – si leggeva nel comunicato del procuratore Pignatone – la Procura di Roma ha revocato al Nucleo operativo ecologico la delega per le ulteriori indagini, che è stata affidata al Nucleo investigativo di Roma dell'Arma dei Carabinieri" (il cui comandante generale Del Sette è indagato per rivelazione di segreti e favoreggiamento). Ora che il Noe è fuori, con chi se la prenderanno i pm romani per la fuga di notizie sul verbale del capitano del Noe?