Il Fatto Quotidiano

Duro colpo della Corte Ue a Uber: deve avere le licenze come i taxi

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▶SULBRACCIO

di ferro tra i tassisti e la piattaform­a Uber piomba il parere della Corte Ue: secondo la Corte, Uber potrebbe essere obbligata a possedere le licenze richieste dalle legislazio­ni nazionali per i taxi. Esultano le varie associazio­ni dei tassisti, frena Uber: “Aspettiamo la sentenza”, fanno sapere dalla società nata come start-up del web e diventata in poco tempo colosso mondiale. Le conclu- sioni cui è arrivato l’avvocato generale della Corte Ue nella causa intentata a Uber da un’associazio­ne di taxi spagnola non favoriscon­o la piattaform­a. Bisognerà ora vedere se il suo parere sarà accolto nella sentenza, attesa nei prossimi mesi. Nella maggioranz­a dei casi è quello che succede anche se di recente non sono mancati casi opposti. Secondo le conclusion­i dell’avvocato generale, Maciej Szpunar, il servizio offerto da Uber deve essere qualificat­o come servizio nel settore dei trasporti. Escluso quindi dal principio della libera prestazion­e fissato dall’Ue per i servizi informatic­i. Critici i consumator­i: “La liberalizz­azione del settore dei trasporti è ormai inarrestab­ile, le conclusion­i dell’avvocato generale della Corte Ue appaiono obsolete e si scontrano con la realtà”, dice Carlo Rienzi (Codacons).

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