Emiliano con i No Tap a Palazzo Chigi Ma Gentiloni va avanti
▶PACIFICA
ma determinata è stata la manifestazione ‘No Tap’ di ieri in piazza Monte Citorio. I sindaci della provincia di Lecce e un centinaio di abitanti del Salento si sono riuniti per chiedere al governo un ripensamento sul gasdotto Trans Adriatic pipeline (Tap). I primi cittadini pugliesi, che avevano già denunciato le criticità del progetto in una lettera al Governo del 4 aprile, hanno dichiarato: “Non si tratta solo degli ulivi è che non si possono fare opere di queste tipo contro le popolazioni, è un semplice principio di democrazia". Insieme a loro il governatore della Puglia Michele Emilano, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ed esponenti di Possibile, tra cui il leader Pippo Civati. Se Fratoianni chiede al governo “di fermarsi e ascoltare le ragioni dei cittadini”, per Michele Emiliano trovare una soluzione sembrerebbe più semplice: “La richiesta è di spostare il gasdotto di 30 chilometri più a nord e il problema è risolto. Visto che nessuno lo vuole, almeno lascino decidere ai pugliesi dove farlo arrivare". Gentiloni ha risposto sottolineando che “comprende le ragioni dei pugliesi, ma gli approvigionamenti energetici sono di interesse nazionale. Lo sforzo in direzione Tap è strategico”