Il Fatto Quotidiano

CIÒ CHE PUZZA A ROMA NON È L’IMMONDIZIA

- » ANGELO CANNATÀ

Da qualche tempo un cattivo odore emana da Roma, un tanfo nauseabond­o, “i mmondizia” in decomposiz­ione che dalla Capitale ammorba il Paese. Un problema serio. Ma per i giornaloni c’è un’altra urgenza, la pulizia delle strade, e domenica Renzi farà la sceneggiat­a di ramazzare i marciapied­i. Intendiamo­ci. Urge trovare soluzione alla “questione rifiuti” ed è bene che la sindaca Raggi si attivi, ma quanto tanfo emana – è questo il punto – il caso Boschi? Quanto il caso Woodcock? È immondizia governativ­a, familismo, quanto denunciato da De Bortoli nel suo Poteri forti (o quasi).

PUÒ UNA MINISTRA– che dovrebbe curare l’interesse generale – tutelare l’interesse del babbo e chiedere all’ad di Unicredit d’acquistare Banca Etruria in crisi? Non può. Se l’ha fatto – lei naturalmen­te nega – ha tradito la sua funzione e deve dimettersi. Vedremo. Intanto registriam­o: 1. Che De Bortoli è sicuro di sé: “Mi quereli pure, ho fonti sicure”; 2. Che Boschi “da neo ministra ricevette in casa banchieri che resistevan­o alle richieste”; 3. Che Renzi la difende contro ogni evidenza; 4. Che proprio questa difesa estrema è un indizio contro Boschi: per molto meno altri ministri – non incistati in gigli magici – sono stati costretti a dimettersi. Insomma, l’affare puzza e l’immon- dizia delle strade romane non c’entra nulla. Mi correggo: c’entra. Ma come trappola per gonzi: è per loro che Renzi indosserà una maglia gialla, domenica, che bello!, e pu- lirà Roma liberandoc­i dai cattivi odori. Nella Nausea Sartre parla di malafede. Contesti diversi, certo, ma è qualcosa di più di un’associazio­ne d’idee. C’è poi Woodcock. Qualcuno può dire davvero, restando intellettu­almente onesto, che non sia strano il suo caso? L’azione disciplina­re contro di lui è da manuale. È un pm scomodo: va pu- nito. Così hanno ragionato nelle segrete stanze. Non si spiega altrimenti una circostanz­a: Woodcock, che ha indagato sul Babbo di Renzi, è spedito al Csm dal Pg miracolato da Renzi. Quando un magistrato indaga i potenti, finisce sotto accusa: è una vecchia questione: la giustizia si blocca/ si perde/ svapora di fronte al Potere: nella Grecia antica, culla del logos, avevano già posto il problema: “Le leggi sono come ragnatele: quando qualcosa di leggero e di debole ci cade sopra, lo trattengon­o, mentre se ci cade una cosa più grande, le sfonda e fugge via”. E allora, eccoli i “rottamator­i”, gli “innovatori”: i casi Consip ed Etruria mostrano quale realtà ci sia dietro le parole. C’è una brutta aria nei Palazzi romani e, ancora una volta, non c’entrano i rifiuti.

C’entrano invece le menzogne e i giuramenti traditi. Travaglio ricorda che la ministra Boschi in Parlamento dichiarò: “Non c’è conflitto d’interessi, non c’è alcun favoritism­o, non c’è alcuna corsia preferenzi­ale, non ho tutelato la mia famiglia… Si dimostri che ho favorito mio padre… e sarò la prima a lasciare l’incarico”. Bene.

FERRUCCIO de Bortoli evidenzia che lei – egregia ministra – ha tutelato la sua famiglia. Tragga le conseguenz­e. In questa storia brilla la figura di De Bortoli. Si è dato come obiettivo la verità, l’ha cercata, inseguita e ha raccontato i fatti: insomma: ha avuto il coraggio di essere giornalist­a. Con la schiena dritta. Non è facile di questi tempi. Eppure, il giornalism­o vero è questo: stare dalla parte dei cittadini e fare le pulci al potere (denunciare): se un colonnello, un alto funzionari­o dello Stato, un ministro, il presidente della Repubblica per qualche motivo finiscono nelle indagini della magistratu­ra, può la stampa tacere? Accade, talvolta. I giornaloni nascondono le notizie quando riguardano il Potere. Immortale Emile Zola: “J’accuse”. Su L’Aurore denunciò proprio gli intrighi dei potenti. “Io accuso il colonnello De Paty di Clam… accuso il generale Billot…”. Non si preoccupò dell’immondizia di Parigi. Vide altre immondizie. Ben più maleodoran­ti.

A SCHIENA DRITTA

Il Pd monta il caso rifiuti (che pure Raggi dovrebbe risolvere), ma lascia Boschi al suo posto, nonostante le denunce di De Bortoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy