Il Fatto Quotidiano

E ora i renziani temono la commission­e parlamenta­re

Le opposizion­i: “Subito la commission­e banche per ascoltare l’ex ad di Unicredit”

- » TOMMASO RODANO

Il secondo tempo della partita De Bortoli-Boschi si giocherà in Parlamento. La settimana che inizia dal 22 maggio – a tener fede alle parole del capogruppo del Pd, Ettore Rosato – è finalmente quella buona per portare in aula la legge che istituisce una commission­e bicamerale d’i nchiesta sul sistema bancario italiano. Una sede nella quale potrebbe essere sciolto una volta per tutte il riserbo di Federico Ghizzoni su quanto scritto da Ferruccio de Bortoli nel suo libro Poteri forti (o quasi), ovvero la richiesta dell’ex ministra Boschi all’ex numero uno di Unicredit di valutare l’acquisizio­ne di Banca Etruria. Quando saranno partiti i lavori, basterà convocare e ascoltare i diretti interessat­i, non esiste no comment: “Alla Commission­e – si legge nel testo trasmesso alla Camera – non può essere opposto il segreto d’ufficio, né il segreto profession­ale o quello bancario”.

ROSATO GARANTISCE: “La legge sarà in aula dal 22 maggio. Noi ovviamente vogliamo che sia approvata, la prima firma è di un senatore del Pd (Mauro Maria Marino, ndr)”. I partiti di opposizion­e non sono così convinti della sua buona fede, per usare un pallido eufemismo, ma ora tutti gli occhi sono sul governo: insabbiare la commission­e sulle banche non passerebbe inosservat­o.

Di certo il progetto di legge ha avuto un iter lento e controvers­o. In questa legislatur­a, il primo testo che propone l’istituzion­e di una commission­e d’inchiesta sul travaglio del Monte dei Paschi di Siena risale addirittur­a al 2013. Dopo la crisi di alcune banche popolari esplosa a fine 2015 – col decreto del governo – le richieste sono diventate addirittur­a 13, ognuna con un taglio diverso. Alla fine sono state tutte assorbite nel testo approvato dal Senato lo scorso 4 aprile (a 3 anni, 11 mesi e 26 giorni di distanza dal giorno in cui era stata presentata la prima proposta di legge, del senatore M5S Carlo Martelli).

Gli ultimi sviluppi hanno ridato fiato alle richieste dei Cinque Stelle, che ieri sono tornati a chiedere un’accelerazi­one: “Il conflitto d’interessi del governo è sempre più chiaro – ha detto Roberto Fico, capogruppo alla Camera – Oggi scopriamo che dopo Maria Elena Boschi anche Graziano Delrio si era interessat­o per salvare Banca Etruria. Un intero governo in movimento per la banca della famiglia Boschi. Serve subito approvare la commission­e d’inchiesta sulle banche. Solo così sarà possibile ascoltare tutti i soggetti protagonis­ti delle rivelazion­i di questi giorni, fra cui lo stesso Delrio”.

Una richiesta a cui si associa l’altro capogruppo Martelli, che però conserva un certo scetticism­o: “Il Pd ha voluto fare un mischione: tra le competenze della commission­e non ci sono i casi concreti, ma i problemi dell’intero siste- ma bancario. Ci vorrebbero 15 anni di lavori, altro che pochi mesi”. La legislatur­a ha un orizzonte evidenteme­nte più limitato. “La maggioranz­a – aggiunge Martelli – fa melina. Se anche la Camera approvasse il testo entro fine maggio, poi arriverebb­e il momento di nominare i componenti. E anche lì, vedrà, ci sarebbero altre perdite di tempo. Prenda la commission­e d’inchiesta sul terremoto de L’Aquila: la legge che la istituisce è stata approvata in via definitiva da mesi (il 10 novembre 2016, ndr), ma nonostante le sollecitaz­ioni dei presidente di Camera e Senato, i partiti non hanno ancora nominato i propri rappresent­anti. E poi l’ha detto pubblicame­nte anche Zanda (capogruppo del Pd a Palazzo Madama, ndr): non c’è tempo né voglia di istituire una commission­e sulle banche che lavori durante la campagna elettorale ”.

ANCHE IL DEPUTATO di Mdp Arturo Scotto chiede di fare in fretta: “Dopo le ammissioni di Graziano Delrio sul caso Banca Etruria, la commission­e d’inchiesta non è più rinviabile, ne parliamo ormai da due anni”. Un ritardo voluto sistematic­amente dal Pd, secondo l’ex vendoliano: “Renzi, come si dice a Roma, l’ha buttata in caciara. La richiesta che fu avanzata all’epoca dalle opposizion­i era una commission­e d’inchiesta circoscrit­ta alla vicenda delle quattro banche popolari, all’indomani del decreto. Ora il tempo stringe, siamo quasi al limite. La legislatur­a nella migliore delle ipotesi ha ancora 10 mesi di vita. Bisogna sbrigarsi, dovrebbe essere una priorità assoluta”.

Siamo favore voli alla commission­e d’inchiesta sul sistema bancario Sarà in aula alla Camera a partire dal 22 maggio ETTORE ROSATO

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy