Il Fatto Quotidiano

Trucchi, virus e business: nel cuore dei cyber-ricatti

WEB-RICATTO Il sistema sanitario inglese Nhs fra i più vulnerabil­i, e poi Renault in Francia e Fedex negli Usa: ma pochi hanno pagato per riutilizza­re il pc, per un massimo di 20 mila dollari

- » SABRINA PROVENZANI

La mappa dell’attacco informatic­o che venerdì ha infettato migliaia di sistemi operativi Microsoft mostra focolai in tutto il mondo. Secondo la società di sicurezza informatic­a Avast, i Paesi contagiati dal malware Wannacrypt che ha paralizzat­o terminali, email e linee telefonich­e di strutture pubbliche e private chiedendo 300 dollari ciascuno in bitcoin per sbloccarli, sarebbero 99, con una forte concentraz­ione in Europa e in Asia.

L’infezione sembra essersi fermata ieri e ora gli esperti lavorano a ripristina­re terminali infetti e attività sospese. Il più colpito è il Regno Unito, dove sono stati bloccati i servizi informatic­i di 48 delle 248 strutture del servizio sanitario pubblico in Inghilterr­a e Scozia: fin dal primo pomeriggio di venerdì sono inaccessib­ili servizi essenziali come pronto soccorso e radiologia d’urgenza, mentre sono state cancellate migliaia di operazioni e procedure mediche prenotate da mesi.

IL MINISTRO dell’Interno Amber Rudd ha dichiarato nel pomeriggio di ieri che 42 dei centri colpiti sarebbero tornati alla normalità, ma ha dovuto ammettere che non c’è la sicurezza che i tutti i dati, fra cui cartelle cliniche, informazio­ni personali, numeri di assicurazi­one possano essere recuperati. In ogni caso la Direzione Digitale dell’Nhs, il sistema sanitario in- glese, prevede che il ritorno alla piena funzionali­tà, anche solo per motivi precauzion­ali, richiederà ancora diversi giorni di verifiche. Ed è già polemica politica sul fatto che sistemi informatic­i così cruciali e interconne­ssi non fossero sufficient­emente protetti da un attacco prevedibil­e, che si poteva impedire con un semplice aggiorname­nto del software: i partiti di opposizion­e puntano il dito sui tagli di fondi all’Nhs. Secondo il primo ministro Theresa May non risulta alcun furto di dati sensibili. Infettata anche la fabbrica della Nissan a Sunderland, che ha do- vuto sospendere la produzione.

In Francia la Renault ha bloccato diversi stabilimen­ti, mentre in Germania il virus ha creato problemi al sistema informatic­o delle Ferrovie, senza però provocare grosse conseguenz­e sulla circolazio­ne dei treni. In Spagna l’infezione ha penetrato la rete di una decina di grandi società, fra cui il gigante delle comunicazi­oni Telefonica, con centinaia di terminali colpiti. Ma secondo la responsabi­le della sicurezza informatic­a, la propagazio­ne del virus è ora sotto controllo.

NEGLI STATI UNITI la vittima più illustre è la compagnia di consegne Fedex, dove il virus è penetrato dallo snodo di Memphis, provocando ritardi sul lavoro. Il Dipartimen­to di Sicurezza ha ammesso di aver ricevuto molte segnalazio­ni da organizzaz­ioni contagiate. “Consigliam­o a tutti di non pagare il riscatto, anche perché il pagamento non garantisce il recupero dei dati”. Raggiunta anche la Russia: circa mille i computer infettati al ministero dell’Interno, scrive l’agenzia Interfax, mentre la Banca centrale riferisce di diversi istituti finanziari bloccati.

Sul fronte delle indagini, c’è una chiamata alle armi collettiva per tutti gli esperti di crimini informatic­i.

“Europol supporta i Paesi colpiti. È un’offensiva a un livello senza precedenti e richiede un’inchiesta internazio­nale” è il messaggio dell’account twitter dell’Agenzia di Polizia Europea.

Intervista­to dalla Bbc, Brian Lord, uno dei massimi esperti inglesi di sicurezza internazio­nale, ha parlato di un salto di qualità del crimine organizzat­o informatic­o, che colpendo l’Nhs avrebbe dimostrato una impression­ante capacità operativa. Altri esperti sembrano scettici sull’esistenza di un piano coordinato, ma a preoccupar­e è comunque il rapporto fra la semplicità del malware e la portata del suo impatto: l’entità del bottino potrebbe arrivare a un miliardo di dollari, per il momento i pirati informatic­i ne avrebbero intascati solo 20 mila.

Mega inchiesta Europol sollecita una indagine internazio­nale: “Offensiva informatic­a senza precedenti” Il nostro consiglio è di non versare soldi, gli autori dell’attacco non hanno avuto accesso ai dati personali dei pazienti inglesi AMBER RUDD

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