Nomine Rai, ecco le carte segrete di Campo Dall’Orto
CantournetIl responsabile della sicurezza selezionato dalla società del padre, conto di 42.000 euro. Nessun altro candidato intervistato
Genséric Cantournet si è dimesso da capo della sicurezza della Rai, ma il caso della sua nomina tornerà a perseguitare Antonio Campo Dall’Orto, il direttore generale. Non soltanto perché Cantournet, pur dimissionario, continuerà a ricevere lo stipendio e a lavorare “per il tempo necessario alla ricerca del sostituto”. Ma anche perché finalmente la Rai ha preparato una risposta alle osservazioni dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione che contestava la scelta di Cantournet tramite una società di cacciatori di teste guidata da papà Cantournet, Bernard. Quei documenti, insieme ai contratti tra la Rai e la Salvia, Cantournet & Partners che il Fatto ha letto, offriranno nuovi argomenti agli avversari di Campo Dall’Orto, dentro il cda e in Parlamento, che stanno cercando di spingerlo alle dimissioni.
IL DIRETTORE delle risorse umane Paolo Galletti, in una lettera scritta il 18 aprile 2017, spiega all’Anac come è andata la selezione di Genséric Cantournet, ex gendarme francese ed ex dirigente Telecom Italia: viste le esigenze di “riservatezza e urgenza ” relative alla posizione da riempire, quella di capo della sicurezza, “il direttore generale ha svolto preliminarmente una attenta e approfondita analisi documentale dei curriculum vitae di tutti i candidati che ha condiviso con la società di selezione del pers onale”. Ma poi, secondo quella che Galletti definisce una prassi per le posizioni delicate, Campo Dall’Orto ha deciso di “procedere candidato per candidato con l’assunto che, appena trovato quello che soddisfa tutti gli aspetti, gli verrà fatta un’offerta”. E indovinate chi è stato il pri- mo candidato esaminato? “Dopo un attento esame” è toccato a Cantournet, che ha accettato. Fine della selezione.
Ci sono un paio di dettagli che è però utile aggiungere alla storia. Primo: Paolo Galletti è stato selezionato come nuovo capo del personale al posto di Valerio Fiorespino da una società di cacciatori di teste: la Salvia, Cantournet & Partners, come spiega un appunto della direzione Risorse u- mane per Campo Dall’Orto del 19 maggio 2016. Secondo dettaglio: “L’attento esame” sembra essere stato anche piuttosto rapido. Il 20 novembre 2015, Eduardo Salvia, dell’ormai nota società, scrive a Campo Dall’Orto: “Ho iniziato e sono a buon punto sulla ricerca del responsabile della sicurezza”. Allega una serie di profili – ci sono Fabio Ortolani di Vodafone, Francesco D’Auria di Pirelli e altri – e poi aggiunge: “Tra tutti i candidati analizzati, non posso tralasciare Genséric Cantournet: il fatto che sia figlio del mio collega Bernard è del tutto casuale”. Cantournet “conosce ovviamente il Brasile e la Francia”, due Paesi che – assicura Sal- via – dove la Rai dovrebbe “proteggere i suoi interessi” in vista di Mondiali di calcio e Olimpiadi. “Suggerirei di procedere, per motivi di confidenzialità, uno alla volta e cominciare da Genséric che, a mio giudizio, è comunque quello che presenta migliori caratteristiche”.
DETTO, FATTO. Come ricostruisce lo stesso Campo Dall’Orto in una nota del 15 giugno 2016, la Rai ha “la possibilità di accedere a una professionalità di grande livello con un’offerta economica compatibile con i nostri parametri che si lega alla possibilità di agire con tempestività” perché Cantournet non aveva voglia di trasferirsi in Brasile, come richiesto da Telecom Italia. Il direttore generale è consapevole del conflitto di interessi, ma minimizza, dice che il padre di Cantournet “non detiene quote azionarie e non mi è mai capitato di incontrarlo in nessun processo di selezione”. In realtà Cantournet padre è azionista della società ed è uno dei due managing director, ma Campo procede comunque. “Per tutti questi motivi, coinvolgo immediatamente la presidente Maggioni, come in altri casi analoghi, e svolgiamo un ulteriore colloquio al candidato congiuntamente presso gli uffici della Salvia, Cantournet & Partners”. E Cantournet viene assunto.
LA SOCIETÀ DI CACCIATORI di teste che ha selezionato per la Rai il figlio del titolare riceve un pagamento di 42.000 euro più Iva. Al costo dell’operazione andrebbero forse aggiunti i 160.000 euro all’anno ad Alfonso D’Alfonso, il consulente per la sicurezza che deve essere riconfermato perché, a differenza di Cantournet, è titolare del Nullaosta di sicurezza ( Nos), un permesso fondamentale per quel lavoro. Per la stessa tariffa standard, 42.000 euro più Iva, la piccola azienda di consulenza di Salvia e Cantournet che prima mai aveva lavorato per la Rai, dopo le due figure chiave del capo della sicurezza e del responsabile delle risorse umane, viene ingaggiata anche per scegliere il direttore creativo. E il 25 novembre 2015 identifica Roberto Bagatti, che lavorava a Discovery e ridisegnerà i loghi dei canali Rai.
Salvia, Cantournet & C. L’agenzia di cacciatori di teste ha scelto anche il capo del personale e il direttore creativo