Il Fatto Quotidiano

Liberato come Elena Ferrante (ma della canzone napoletana)

- » DANIELE SANZONE*

CMUSICA, ADDIO A PIERINO MUNARI Nato a Frattamagg­iore, avrebbe compiuto a settembre 90 anni. Per la sua versatilit­à, era detto “l’uomo dal polso d’oro”. “Quando le nostre strade si separarono, sentii la sua assenza”, ha dichiarato Ennio Morricone, col quale aveva lavorato hi è Liberato? Da qualche mese il mondo artistico napoletano e non, sta dando la caccia a Liberato, nome d’arte del cantante e produttore che ha pubblicato su Youtube, senza etichetta e ufficio stampa, i video-singoli di “Nove maggio” e “Tu t’e scurdat’ ‘e me”, diventando in breve tempo un caso. Come Burial Daft Punk Banksy e la scrittrice Elena Ferrante, anche Liberato, nascondend­o la propria identità, si sta facendo conoscere, a partire dai social. Intervista­to prima dalla rivista Rolling Stone Italia, è stato poi notato da La Pina che l’ha passato su Radio Deejay fino ad essere invitato a suonare il 26 maggio prossimo al MI AMI Festival a Milano.

FRANKIE HI-NRG MC è stato tra i primi a condivider­e su Facebook, “Nove maggio”, scrivendo: “Perché non ci sono solo le classifich­e e le sfilate, c’è anche la musica. Napoli urla vita, stile e freschezza. Il mondo ce la invidia”. Grazie a Frankie l’ho conosciuto e condiviso anche io e in molti tra colleghi e addetti ai lavori hanno iniziato a chiedersi chi fosse Liberato e in tanti hanno pensato fossi io. Poi sono arrivati diversi remix e Ivan Granatino ha ricantato la canzone cambiando le parole per ribadire che non è lui Liberato. Ovviamente il secondo singolo, “Tu t’e scurdat’ ‘e me”, non poteva che essere pubblicato il nove maggio. Il video in pochi giorni è arrivato a centocinqu­antamila visualizza­zioni, ma Liberato continua a essere un mistero. A parte la pagina Fa- cebook, ha un blog con video, gif e foto di Maradona, marijuana, Nino D’angelo, Valentina Nappi, 99 posse, Massimo Troisi e del suo grande amore: Napoli e il Napoli, al punto che l’indirizzo del blog contiene la data di fondazione della società calcio Napoli ( li be r at o1 9 26 . t u mb lr . co m). Un immaginari­o formatosi evidenteme­nte negli anni ’90, che potremmo sintetizza­re in una sola parola: carnalità.

La sua musica, seguendo la lezione degli Almamegret­ta, fonde l’elettronic­a con l’anima (neo)melodica più verace di Napoli, cantando con straziante passione amori finiti. I video bellissimi sono tutt’uno con le canzoni, entrambi girati da uno dei migliori videomaker italiani, Francesco Lettieri. Le immagini sono un prolunga- mento visivo dei suoni, un racconto nel racconto. Una simbiosi perfetta quella tra Lettieri e Liberato.

DAI VIDEOemerg­e una Napoli estremamen­te vera, che nel suono così come nelle immagini non è mai oleografic­a, ma assume una dimensione internazio­nale, ricordando appunto l’approccio glocal degli Almamegret­ta. Il regista mi ha raccontato che nelle ultime ore Liberato sta ricevendo i messaggi più disparati e che insieme alla visibilità stanno arrivando anche i primi haters. C’è chi lo accusa di essere della Napoli bene, chi lo definisce in modo dispregiat­ivo neomelodic­o, chi vuole prendere lezioni di canto da lui e ragazze che gli scrivono in privato: “Volevo inviarti una foto porno, ma poi ho pensato fosse meglio un piatto di polpette”. Cresce il mistero e la voglia di conoscere chi si celi dietro il suo nome, sappiamo solo che si è Liberato ma non sappiamo ne da chi e né da cosa, forse da un amore, forse da una dipendenza.

Mi piace immaginare che si sia Liberato da un’identità che gli andava stretta e che in questo modo abbia trovato il coraggio d’essere altro, come il fanciullo di Nietzsche, che in Così parlò Zarathustr­a, succede al leone liberatosi dal peso della morale per realizzare se stesso. Ho sentito Francesco Lettieri per capire se riuscivamo a concordare un’intervista, ma il regista mi ha confermato che Liberato avrebbe rifiutato, temendo di essere riconosciu­to telefonica­mente, e mi ha consigliat­o di scrivergli su Facebook. E così ho fatto, dopo qualche ora, con affetto Liberato mi ha risposto che le sue parole non avrebbero aggiunto nulla di più a quanto non è già stato detto dalla canzone e dal video. Non sono riuscito a convincerl­o ma nel salutarci mi ha scritto, rigorosame­nte in maiuscolo: “DANIE' O SSAJE LA RISPOSTA A QUALSIASI DOMANDA E' SEMP' 'A STESS': F O R Z A N A P O L I”.

Leader degli *A67

Le reazioni C’è chi lo definisce in modo spregiativ­o “neomelodic­o” e ci sono anche ragazze che scrivono: “Volevo inviarti una foto porno, ma penso siano meglio le polpette”

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