Il Fatto Quotidiano

Gli scudi umani

- » MARCO TRAVAGLIO

Quando c’era B. uno stuolo di impiegati ben pagati, detti “giornalist­i” solo perché iscritti al relativo Albo, si precipitav­ano a dargli ragione anche sulla cazzata più inverosimi­le. Poi però lui se la scordava e ne diceva subito una opposta, e gli stessi scudi umani si gettavano a capofitto a dargli ragione pure su quella. Non avendo una faccia né una reputazion­e da difendere, non temevano di perderle: potevano sostenere tutto e il suo contrario a seconda delle bizze, degli umori e dell’arterioscl­erosi del padrone che pagava lo stipendio. Veniva quasi il sospetto che lui, perfido, sotto sotto li disprezzas­se e si divertisse a dire e disdire solo per metterli in imbarazzo (come se i servi potessero provare un sentimento così nobile). Nel 2006 sparò: “Nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi”. Subito, anziché chiamare l’ambulanza, gli scudi umani si scatenaron­o a caccia di prove storiche a suffragio della monumental­e baggianata. I più lesti, Renato Farina e F. F. (quello con lo chatouche), si misero a disquisire su LiberoeGio­rnale di missionari in Cina e cannibalis­mi in Corea. Intanto l’ambasciata cinese protestò col governo e B., per evitare di entrare in guerra pure con la Cina, ritrattò: “Ho fatto un’ironia discutibil­e”. E chi fino a un minuto prima giurava che era tutto vero scoppiò a ridere a comando: “C he mattacchio­ne!”.

Undici anni dopo la scena si ripete paro paro con Renzi, anche perché i servi sono sempre gli stessi, cambia solo il destinatar­io delle lingue. L’int er ce tt az io ne svelata dal Fatto è troppo grossa per nasconderl­a (almeno per i giornali: Pd1, Pd2 e Pd3, a gentile richiesta, occultereb­bero anche la terza guerra mondiale). Dunque va geneticame­nte modificata in quattro mosse.

1) Si enfatizza la fuga di notizie come indecenza puzzolente, più importante del contenuto della notizia, mentre quelle su B. e la Raggi erano Chanel n.5. La Procura di Roma dà una mano, annunciand­o coram populo un’inchiesta segreta sulla violazione del segreto (cosa che non aveva fatto per casi anche più gravi), mentre l’Ansa rivela che Marco Lillo è iscritto nel registro degli indagati (notizia coperta da segreto, sulla cui violazione la Procura non mancherà d’indagare).

2) Si omettono le frasi più compromett­enti della telefonata. Renzi che imbecca il babbo alla vigilia dell’in t er r og at o ri o (“non dire che c’era mamma, altrimenti interrogan­o anche lei”). Tiziano che, incalzato dal figlio, non esclude di aver incontrato Alfredo Romeo “al bar”. Matteo che giudica l’inchiesta del famigerato Woodcock e del putribondo Noe “una cosa molto seria” (“andrai a processo”).

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