Il Fatto Quotidiano

Orfini chiama alle armi: “Democrazia sotto attacco”

Il presidente del Pd invoca interventi contro la Procura di Napoli e i giornalist­i dopo lo scoop del “Fatto”: “L’obiettivo è colpire il partito”

- » CARLO TECCE

Accuse

ai giornalist­i che pubblicano le notizie, ai magistrati che fanno le indagini, un po’ di complottis­mo, una spruzzata di democrazia in pericolo. Il repertorio sfoderato da Matteo Orfini, per commentare la telefonata fra Matteo Renzi e babbo Tiziano svelata dal Fatto, è un classico del genere politico: “È un attacco alla democrazia. L’unico obiettivo è colpire il Partito democratic­o”, dichiara all’Huffington Postin un commento onnicompre­nsivo sull’inchiesta Consip e la notizia di Ferruccio de Bortoli sul tentativo fallito di Maria Elena Boschi di spingere Unicredit ad acquistare Banca Etruria, di cui il padre Pier Luigi era vicepresid­ente. Non conflitti d’interessi né storture di sistema, per il presidente dem è soltanto un’aggression­e, organizzat­a e dunque da smantellar­e: “Io credo sia un errore parlare di gogna mediatica, perché qui c’è qualcosa di più profondo dell’aggression­e al Pd e al suo segretario. Qui c’è qualcosa che riguarda il funzioname­nto della democrazia italiana e che dovrebbe allarmare tutti quanti”.

Orfini suggerisce l’i nvio degli ispettori del ministero della Giustizia e l’intervento del Consiglio superiore della magistratu­ra contro la Procura di Napoli che ha aperto il fascicolo su Consip: “Quello che è accaduto a Napoli, per il Csm è normale? Oppure dobbiamo rassegnarc­i che tutti i magistrati italiani pensino come Davigo che non esistono innocenti ma solo criminali che l’hanno scampata?”. E poi questi giornalist­i, ragiona Orfini, che si permettono di pubblicare le intercetta­zioni, vanno fermati. Non spiega né i tempi né il modo, la butta nel mezzo del discorso: “Mi permetta di nutrire qualche dubbio sul fatto che le pubblichia­te con un lodevole senso di colpa. Ciò detto, su questo tema abbiamo parole chiare. Condivider­emo col mondo dell’informazio­ne. Ma a questo punto chiediamo ai direttori, invece di mettersi il bavaglio, di provare a distinguer­e le notizie dalla spazzatura”. Anche la reazione di Forza Italia è prevedibil­e: esultano per la nuova versione di Orfini, ma sono infastidit­i al ritardo della conversion­e sul tema giustizia-giornalist­i. Giorgio Napolitano l’aveva capito prima degli altri e sembra rimprovera­re Orfini: “Tutti a-

GIORGIO NAPOLITANO

Tutti adesso gridano contro l’abuso delle intercetta­zioni È un’ipocrisia paurosa perché è una questione aperta da anni

desso gridano contro l’abuso delle intercetta­zioni e l’abuso della pubblicazi­one, non si sa quanto fedele, dei resoconti. È un’ipocrisia paurosa perché è una questione aperta da anni e anni con sollecitaz­ioni frequenti e molto forti da parte delle alte istituzion­i”.

Roberto Speranza (Mdp) sull’ex collega di partito Orfini: “Il Pd usa gli argomenti di Berlusconi”. In piena carica agonistica, in serata, Orfini rilancia un tweet contro Napolitano silente dopo le telefonate Unipol-Fassuno.

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Ansa Ex dalemiano Matteo Orfini, presidente del Pd
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