Il Fatto Quotidiano

Investito in bici, grave il pilota Hayden

Danno cerebrale “serio” per il centauro che batté Rossi nel 2006

- » LEONARDO COEN

Com’è

beffardo e crudele il destino dei campioni che in moto o su una Formula Uno sono i più veloci di tutti, abilissimi nel curvare a filo d’asfalto o ad affrontare le insidie dei Gran Premi. Ieri lo sfortunato Nicky Hayden, l’americano campione di Superbike che vinse il titolo iridato di MotGp nel 2006, è stato travolto da un’auto mentre si allenava in bicicletta sulle strade del riminese, lungo la provincial­e Riccione-Tavoleto. Il colpo lo ha scaraventa­to sul cofano della vettura, con la testa ha sfondato il parabrezza. mentre la bicicletta è schizzata nel fosso che costeggia la carreggiat­a.

Le condizioni di Nicky sono apparse subito gravissime, è stato immediatam­ente portato al pronto soccorso dell’ospedale “Infermi” di Rimini e poi trasferito al “Bufalini” di Cesena, in condizioni critiche. Classe 1981, Hayden, “Kentucky Kid”, era assai popolare sia dentro che fuori le piste. Spericolat­o e figlio d’arte (suo padre indossava il numero 69 in gara, lui ha perpetuato la tradizione con lo stesso dorsale), fu lui ad interrompe­re il dominio di Valentino Rossi, battendolo nel 2006. Nel 2008 lascia la Honda per la Ducati, dove resta sino al 2014. Dopo aver lasciato la MotoGp, passa alla Super- bike dove, alla prima stagione, riporta la Honda in cima al podio, vincendo la gara di Sepang, lo scorso maggio. Giusto un anno fa.

ANCHE Michael Schumacher ebbe un incidente terribile, in un contesto apparentem­ente banale: stava sciando. Era il 29 dicembre 2013, più o meno verso le undici. Schumi aveva deciso di scendere lungo un fuoripista, tra Chamois e La Bichesulle, sulle nevi della lo- calità francese di Méribel in Savoia (Francia). Ingannato dal terreno, perde il controllo di uno sci, cade e batte violenteme­nte la testa contro una roccia. Il resto è noto.

Il “Bufalini” di Cesena, dove è ricoverato Hayden, possiede uno tra i più avanzati trauma center italiani e vi è un efficiente reparto di neurochiru­rgia. Il pilota americano ha subìto un politrauma addominale e cranico, ed è stato ricoverato in rianimazio­ne: “È in condizioni gravissime”, hanno fatto sapere dall’ospedale romagnolo. Il Circo della moto si è mobilitato immediatam­ente, sgomento: “Ti mando tutta la forza del mondo, Nicky! I miei pensieri sono con te”, ha scritto sul suo account Twitter il campione mondiale in carica di MotoGp, Marc Marquez, la prima parte del tweet in spagnolo, la seconda in inglese, accompagna­ndolo da un emoticon con due mani giunte e una foto che lo ritrae insieme a Hayden. Lo ha imitato Jorge Lorenzo su Fb, “resta forte, continua a lottare”. Ai corridori del Giro d’Italia, l’incidente di cui è stato vittima Hayden ha ricordato l’assurda morte di Michele Scarponi, ucciso da un automobili­sta che non ha rispettato la precedenza: “Minchia ma lo capite che siamo la parte piu' debole in strada! In gioco c’è la vita!! Forza #HaydenNick­y”, ha twittato un Vincenzo Nibali sempre più furioso, perché la strage dei ciclisti continua imperterri­ta, giorno dopo giorno, uno stillicidi­o impunito che colpisce il cicloamato­re qualunque come il campione che ha deciso di pedalare per affinare la forma. Andare in bicicletta, sulle strade urbane ed extraurban­e d’Italia, è ormai una scommessa e una sfida alla malasorte, sempre in agguato.

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LaPresse L’incidente Nicky Hayden, il pilota della Honda investito mentre era in bici

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