Il Fatto Quotidiano

Derby del libro: primo round a Torino

La Fiera ha già staccato quasi 60 mila biglietti, come il risultato finale di Milano

- » STEFANO CASELLI

Per sapere se davvero sarà stato un successo, è meglio aspettare il bilancio finale lunedì 22 maggio. Tuttavia il Salone Internazio­nale del Libro di Torino parte con lo stesso entusiasmo che c’è intorno a una tifoseria alla vigilia di un ritorno di coppa in cui si è vinta la partita in trasferta con un buon risultato. E non è una partita qualunque, è il derby con Milano.

Alla vigilia dell’apertura infatti (al Lingotto si entra a partire da oggi) sono già stati venduti oltre 56 mila biglietti, praticamen­te la stessa cifra totalizzat­a da “Tempo di Libri” al termine del Salone di Rho: 60.796 persone in termini di presenze (non di singoli tagliandi), criterio in base al quale Torino ha potuto dichiarare anche 300 mila e oltre ingressi in passato.

Diciottomi­la tagliandi sono stati acquistati online (cifra già superiore a quelli venduti tramite lo stesso canale nel 2016) e 13 mila, a prezzo ridotto, nelle librerie cittadine nei mesi scorsi. A questi 31 mila vanno aggiunti i 10 mila biglietti acquistati dalla Compagnia di San Paolo (che ha il patrocinio su molti eventi per ragazzi organizzat­i nell’area del Bookstock Village) e i 15 mila ingressi omaggio previsti dalla Fondazione per il Libro e la Cultura che organizza il salone.

INSOMMA, le premesse per un’edizione numero 30 da ricordare non mancano. E c’è da giurare che il tema “derby con Milano” sarà il tormentone della cinque giorni sotto la Mole. Ieri sera, intanto, la preview con il “via” ufficiale dato dal direttore Nicola Lagioia all’auditorium del Lingotto e con i primi appuntamen­ti del cartellone “Salone Mobile” curata da Giuseppe Culicchia: l’attore Eugenio Allegri ha intrattenu­to la platea dal balcone di palazzo Madama in piazza Castello leggendo brani de Il nome della Rosa di Umberto Eco. Reading seguito da un dj-set di Gian Luigi Carlone, Giorgio Li Calzi e Johnson Ri- gheira che hanno “minimalizz­ato” ed “elettronif­icato” buona parte del repertorio della miglior canzone italiana degli ultimi 40 anni, a conferma della vocazione multiscipl­inare del Salone 2017. Vocazione che includerà anche teatro e cinema: ancora ieri sera è andato in scena al Lingotto “Ja s s”, racconto di Daniele Maresco sulla decisiva influenza dei musicisti siculo-americani nella nascita del jazz a 100 anni dal primo 78 giri inciso da Nick La Rocca, mentre sabato, al cinema Massimo, anteprima italiana di Sicilian Ghost Story, il film di Antonio Piazza e Fabio Grassadoni­a, a poche ore dalla sua presentazi­one a Cannes dove rappresent­a l’Italia alla Semaine de la critique .

GONGOLA – e non poteva essere altrimenti – la sindaca Chiara Appendino, sul cui inizio di mandato lo “scippo” mi- lanese era piombato come una tegola: “Di problemi a Torino – scrive la prima cittadina – ce ne sono tanti. Lo so bene, lo sappiamo tutti, e li stiamo affrontand­o uno per uno. Spesso anche un paio alla volta. Ma tra due giorni (oggi, ndr) partirà quello che il giorno dopo il nostro insediamen­to era IL problema. Quello che secondo molti non avrebbe dovuto esserci, quello che era ‘un patrimo ni o’ perso per sempre. Quello che invece ci sarà non sarà un problema, ma il grande risultato di un lavoro di squadra e di collaboraz­ione tra enti, anche per il semplice fatto che lo possiamo annunciare. E per questo voglio ribadire il mio grazie a tutti quelli che lo hanno reso possibile”.

Oggi il taglio del nastro al Lingotto Fiere, alla presenza dei ministri Dario Franceschi­ni e Valeria Fedeli e del presidente del Senato Piero Grasso. Si chiude lunedì.

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Più di mille incontri al Lingotto e durante il Salone Off in città
Ansa Appuntamen­ti Più di mille incontri al Lingotto e durante il Salone Off in città

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