Il Fatto Quotidiano

Sicilia, indagato anche Crocetta E la sottosegre­taria si dimette

Corruzione, coinvolta la Vicari. Domiciliar­i al deputato regionale candidato sindaco

- FQ

Un maremoto giudiziari­o scuote nel profondo Trapani, la città del superlatit­ante Matteo Messina Denaro e decapita, alla vigilia del voto, il centrodest­ra. È finito agli arresti domiciliar­i con l’accusa di corruzione il candidato a sindaco Girolamo Fazio, deputato regionale, ex Pdl, all’indomani della proposta di soggiorno obbligato per Antonio D’Alì, senatore di Forza Italia, anch’egli aspirante primo cittadino. L’in chi es ta dei pm di Palermo e dei carabinier­i del Ros svela un presunto sistema corruttivo che ruota attorno al potente armatore Ettore Morace, in carcere, proprietar­io della Liberty Lines (ex Ustica Lines) che l’anno scorso ha rilevato la Siremar (ex Tirrenia) aggiudican­dosi il 90 per cento dei collegamen­ti marittimi per la Sicilia. È il figlio di Vittorio Morace, “il comandante”, pa- tron del Trapani Calcio che aveva raggiunto la Serie B ma proprio due giorni fa è stata di nuovo retrocesso in Lega Pro.

Non si ferma a Trapani, l’inchiesta palermitan­a. Tra gli indagati a vario titolo per corruzione c’è il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, sospettato di aver beneficiat­o di una vacanza a spese di Morace a Filicudi, con tanto di gita in barca, dopo l’accordo con la compagnia marittima sui collegamen­ti per le isole minori: “Mai salito in barca”, ha detto il governator­e. E soprattutt­o c’è Simona Vicari, senatrice palermitan­a Ncd (oggi Ap) e sottosegre­taria alle Infrastrut­ture, anche lei indagata per corruzione: la inguaia un Rolex ricevuto in cambio di un provvedime­nto di riduzione dell’Iva dal 10 al 4 per cento alle imprese del trasporto marittimo, un’operazione che ha sottratto circa 7 milioni di euro all’Erario. “Sei stato un tesoro”, ha detto Vicari a Morace al telefono, che era intercetta­to dai magistrati palermitan­i. La sottosegre­taria alfaniana, che pure respinge gli addebiti, si è dimessa ieri sera.

Secondo gli investigat­ori il “sistema Trapani” coinvolgev­a dirigenti della Regione come Giuseppe Montalto (ai domiciliar­i) ma anche magistrati e uomini delle forze dell’ordine. E il deputato regionale Fazio, un tempo legatissim­o a D’Alì ma ora su sponde opposte: non era escluso un ballottagg­io tra i due campioni del centrodest­ra. Fazio è accusato di aver beneficiat­o dell’uso gratuito di un auto da 40 mila euro, di 10 mila euro in gadget e manifesti elettorali, di biglietti per viaggi e per lo stadio. Morace sarebbe così riuscito, con soldi e regali, a condiziona­re la politica regionale in materia di trasporto marittimo, fino a bloccare la nomina di un consulente “sgradito”.

L’inchiesta “Rolex per la norma taglia Iva”. Arrestato l’armatore Morace (Liberty e Siremar)

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