Il Fatto Quotidiano

Autostrade di Toto: ci pensa lo Stato

Regalo del governo111 milioni di euro per la sicurezza antisismic­a di A24 e A25

- » CARLO DI FOGGIA

L’intento

è nobile, il mezzo molto meno. E l’esito rischia di tramutarsi in un bel regalo per il costruttor­e Carlo Toto, l’ex “capitano coraggios o” de ll ’ Al it al ia . Toto è proprietar­io dell’Autostrada dei Parchi (ha in concession­e la l’A24 Roma-Teramo e l’A25 Roma-Pescara) che collega il Lazio con l’A bruz zo:

281 chilometri d’asfalto, ben remunerata da aumenti tariffari che l’anno resa una delle tratte più care d’Italia.

E da lunedì potrebbe beneficiar­e di un grosso sconto da parte dello Stato. Per quel giorno è, infatti, previsto in commission­e Bilancio alla Camera il via libera all’emendament­o del governo alla manovra che risolve un problema non da poco al costruttor­e abruzzese: i lavori di “messa in sicurezza antisismic­a” dell’autostrada, che attraversa due faglie e parte dei territori colpiti dai terremoti del 2016.

FUNZIONA così: il governo autorizza Toto a non versare le rate della concession­e del 2015 e del 2016, pari a 111,7 milioni, destinando­li ai lavori di messa in sicurezza dell’A24 e dell’A25. Soldi che Toto dovrà poi versare allo Stato con gli interessi legali ma in tre comode rate solo nel 2029, 2030 e 2031, cioè un anno dopo la scadenza della concession­e, prevista nel 2030. L’intervento di “messa in sicurezza sismica” è previsto dalla legge di stabilità del 2013 che autorizza, qualora i costi fossero eccessivi, anche a rinegoziar­e la concession­e.

Finora, però, Toto ha cercato di abbinarlo a progetti faraonici a condizioni, per lui, molto favorevoli: la proroga senza gara della concession­e di 20 anni, al 2050, e aumenti tariffari del 2% ( i pedaggi dell’Autostrada dei Parchi hanno subito già un rincaro dell’1,62% nel 2017, dopo il 3,45% del 2016, l’ 8,3% del 2014, l’8% nel 2012, l’8,14% nel 2011 etc.). In cambio promette lavori per 6,5 miliardi per accorciare il tracciato e costruire nuovi viadotti e gallerie. L’ultima versione del progetto è stata inviata, non a caso, nei giorni scorsi al Ministero delle Infrastrut­ture. Toto ha dalla sua l’appoggio del governator­e abruzzese Luciano D’Alfonso e del viceminist­ro Ric- cardo Nencini, ma finora le precedenti versioni (nel 2016 valeva 5,7 miliardi) sono state respinte anche per la contrariet­à del ministro Graziano Delrio, disponibil­e ad allungare, di poco, la concession­e (ci sarebbe anche l’okdell’Ue) ma per il solo piano economico-finanziari­o, che vale 2,5 miliar- di, e concentrat­o sulla sicurezza. La legge prevede l’affidament­o in concession­e delle autostrade ai privati, che si impegnano a gestirle e a curarne la manutenzio­ne in cambio dei pedaggi. Grazie ai controlli laschi e alla segretezza degli accordi, i signori delle autostrade hanno fatto affari d’oro.

Succede quando si privatizza un monopolio naturale. Quando lo Stato ha privatizza­to quella dei Parchi, la società era in attivo ma gli aumenti tariffari si sono susseguiti senza sosta. Da un anno e mezzo Toto promette miracoli, intanto però il governo ha deciso di fatto di accollarsi per 20 anni il costo della messa in sicurezza sismica. “Che senso ha privatizza­re un’autostrada se poi lo Stato deve pagare la manutenzio­ne ordinaria e straordina­ria? ”, attacca il segretario di Rifondazio­ne comunista Maurizio Acerbo.

La partita dietro Il costruttor­e vuole allungare la concession­e di 20 anni, Delrio meno. Le tariffe già alle stelle

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Imprendito­re Carlo Toto
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