Il Fatto Quotidiano

Test con piegamenti

- » MARCO TRAVAGLIO

In previsione delle spintanee dimissioni di Campo Dall’Orto, sono già iniziati i test attitudina­li per selezionar­e il nuovo ad-dg della Rai. I colloqui, per comodità e chiarezza, si svolgono nella sede Pd al Nazareno.

Esaminator­e: “Prego, candidato, si accomodi sull’apposito inginocchi­atoio. Tre domande, occhio a non sbagliare. Prima: che vogliamo fare di questa Gabanelli?”.

Candidato 1: “G a b an e ll i chi?”.

E.: “Risposta esatta. Secondo: poniamo che un De Bortoli qualsiasi riveli in un libro che la Boschi (sempre sia lodata) telefonò all’ad di Unicredit per fargli comprare Banca Etruria con suo padre dentro, e che sulla presunta notizia si avventino i populisti a 5 Stelle per imbastire la solita strumental­izzazione politica; che deve fare un vero servizio pubblico?”.

C.1: “Titolare a reti unificate: ‘Roma, caos Raggi per l’emergenza rifiuti, ma il M5S se la prende con la Boschi’”.

E.: “La risposta è esatta! Terzo: ipotizziam­o che B. venga condannato nel Ruby-ter per corruzione di testimoni; che devono fare i tg e i talk show della Rai?”.

C1: “Attendere la sentenza definitiva, ricordare che tutti gli imputati sono innocenti fino al terzo grado e sottolinea­re la svolta moderata ed europeista di Berlusconi”.

E.: “Perfetto! Grazie, dottor Rondolino, e molti compliment­i. Avanti il prossimo. Lì c’è il suo inginocchi­atoio”.

Candidato 2: “Salve, siccome peso 230 chili, chiedo l’esenzione dal piegamento. Tanto sono genuflesso dentro. Dalla nascita”.

E.: “Permesso accordato: si stenda qui sotto la scrivania, a zerbino. Ciò che conta è evitare la postura eretta”.

C.2: “Com’è umano, lei”. E.: “Grazie, ecco la prima domanda: che ne facciamo di questa Berlinguer?”.

C.2: “Anche in consideraz­ione d el l’imbarazzan­te cognome, consiglier­ei il licenziame­nto. O, se proprio non si potesse per pretestuos­i motivi sindacali, c’è sempre la conduzione del segnale orario”.

E.: “Ottima idea, sa che non ci avevamo pensato neanche noi? Seconda: immaginiam­o che emergano nuove intercetta­zioni compromett­enti fra Renzi (che Nostro Signore ce lo conservi in salute) e suo padre: qual è il precipuo compito della Rai?”.

C.2: “Anzitutto sottolinea­re l’urgenza di una legge contro le scandalose fughe di notizie, tipiche della stagione del terrore iniziata 25 anni fa con la barbarie di Mani Pulite; rammentare che l’inchiesta Consip si fonda su prove false fabbricate da un carabinier­e, cioè da un eversore forse legato all’Isis”.

E.“

E poi?”.

C.2: “E poi evidenziar­e che ci vuole ben altro per intaccare la luminosa figura del Royal Baby, orgoglio e vanto della Nazione tutta. Infine, all’occorrenza, mandare a fare in culo Woodcock”.

E.: “Molto bene. E ora attento alla terza, perché è una domanda trabocchet­to: nella stessa giornata vengono arrestati per camorra i due fratelli del forzista Luigi Cesaro e viene indagato per falso il viceminist­ro montiano Antimo Cesaro. Che si fa?”.

C.2: “Semplice: si ignorano entrambe le notizie: un Cesaro lava l’altro”.

E.: “Bene bravo bis! Grazie, dottor Ferrara, avanti il prossimo. Ecco, prenda posto sull’apposito inginocchi­atoio”.

Candidato 3: “Purtroppo, dopo una vita di genuflessi­oni, ho le cartilagin­i e i menischi lesionati. Non potrebbe esentarmi?”.

E.: “Permesso accordato. Si stenda qui sulla scrivania. Prima domanda: come lo vede R eport?”.

C.3: “Consideran­do che siamo in campagna elettorale e che il cosiddetto giornalism­o d’inchiesta e denuncia potrebbe traviare l’elettorato gettandolo in pasto, con il solito scandalism­o, del populismo giustizial­ista e antipoliti­co che noi aborriamo, facendo credere agli italiani di non essere governati dalla migliore classe dirigente possibile, e suscitando in loro oziosi uzzoli di cambiament­o, suggerirei la soluzione già felicement­e adottata con Ballarò: un taglio netto e, dopo un paio di giorni, nessuno ne parlerà più”.

E.: “Perfetto. Seconda: il Tar Lazio boccia le nomine di alcuni direttori stranieri di musei italiani volute da Renzi e Franceschi­ni perché hanno violato una mezza dozzina di leggi. Lei che fa?”.

C.3: “Chiamo subito i direttori di Pd1, Pd2, Pd3 e Pd News 24 per sincerarmi che diano tutta colpa al Tar che frena il cambiament­o portato da Renzi (che Dio lo benedica) e Franceschi­ni (che è anche un bell’uomo). Ma non credo ce ne sarà bisogno: i nostri direttori sanno già quel che devono e non devono dire”.

E.: “Giusto. Ora attento alla terza domanda, perché nasconde il tranello: Berlusconi incontra Salvini per l’alleanza elettorale di tutto il centrodest­ra, poi telefona a Renzi (nostro faro che sempre ci illumina) per un’alleanza posteletto­rale di tutti i moderati europeisti. Come trattare l’apparente contraddiz­ione?”.

C.3: “Quale contraddiz­ione? La notizia è che gli elettori di centrodest­ra festeggian­o la ritrovata compattezz­a, ma esultano pure gli altri italiani perché anche nella nuova legislatur­a verrà loro risparmiat­a la jattura di un governo di cambiament­o che li costringer­ebbe a modificare i loro stili di vita, tipo non evadere il fisco e non rubare”.

E.: “Ma lo sa, dottor Lavìa, che lei è proprio bravo? Si alzi pure in piedi, le faremo sapere... Pronto, Matteo? Qui i candidati sono uno meglio dell’altro. Non sarà facile sceglierne uno ed escludere tutti gli altri. Come dici? Tutti gli altri li candidi tu? Ah, perfetto, ma non dimenticar­ti di me, mi raccomando: capolista bloccato, sì. Possibilme­nte lontano da casa, se no chi mi vota. Ciao, sempre a disposizio­ne”.

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