Il Fatto Quotidiano

Medici, media, no-vax, pro-vax dialogate per il bene dei bimbi

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Sono il padre di un bambino non vaccinato, Elio di 5 anni e mezzo. Insieme a mia moglie abbiamo letto libri, ascoltato pediatri, genitori e alla fine abbiamo preso la nostra decisione. In virtù della mia esperienza credo che genitori e scienza debbano iniziare a dialogare. Io ovviamente trovo che la posizione di medici come il Dr. Gava, il Dr. Miedico, il Dr. Serravalle e altri sia educata, saggia e rispettosa dell’interesse pubblico. La risposta dello Stato (mi riferisco ai primi due citati) è stata invece sproporzio­nata e non ha fatto altro che alimentare il lecito pensiero di conflitti d’interesse in ballo. Addirittur­a si è arrivati a discutere di potestà genitorial­e: lo Stato, che dovrebbe tutelare la famiglia, si arroga il diritto di togliere i figli a genitori che non sono criminali, si sono fatti sempliceme­nte una loro opinione. Come con i medici radiati, non si sta dando voce a chi la pensa in maniera diversa, con tanto di connivenza dei media. Sarebbe bello assistere ad un tavolo di medici, giornalist­i e genitori pro-vax e no-vax per trasferire il tema delle vaccinazio­ni nel terzo millennio.

La scienza non è un assoluto e a dimostrazi­one di questo si evolve, migliorand­o se stessa. Oggi la scienza è in grado di calibrare la profilassi vaccinale sul singolo bambino. D’altra parte i danni da vaccino esistono. Tante malattie sono state debellate, ma non soltanto grazie ai vaccini. La discussion­e dovrebbe porre al centro i bambini, a cui dovremmo assicurare un’alimentazi­one migliore, più calore umano e meno caos. E chissà che non si ammalino anche perché il loro sistema im- munitario viene bombardato e resettato a tre mesi dalla nascita. Mi auguro che le parti inizino davvero a dialogare nell’interesse del bambino. ALESSIO

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