Il Fatto Quotidiano

“Non hanno finanziato me, ma un polo di eccellenza”

Il numero uno dell’Eliseo

- » CAMILLA TAGLIABUE

Buonasera

signor Barbaresch­i, disturbo...

Sì (e ride, ndr). Guardi non ho voglia di parlare di nulla. Le dico solo questo: sono molto felice che esistano persone responsabi­li in questo Paese che hanno aiutato a salvare il teatro Eliseo. Ringrazio tutti i Tric italiani (i Teatri di rilevante interesse culturale, di cui l’Eliseo fa parte, ndr) che hanno telefonato per compliment­arsi. Dopodiché se ci sono dei cinema-teatro, dei peracottar­i che vanno in giro a lamentarsi... Oltretutto hanno mandato una lettera a Padoan in cui citano i Teatri Riuniti, cosa per cui i Teatri Uniti di Servillo li hanno diffidati dal citarli. Siamo alla barzellett­a.

Oltre a quella, c’è una lettera dell’Agis e di altre associazio­ni di categoria che annunciano dimissioni in massa dalla Consulta per lo Spettacolo del ministero

Magari si dimettesse Fontana (il presidente dell’Agis, ndr): farebbe un favore a tutti, non avendo fatto nulla negli ultimi anni. A parte lo sfogo, certo non si deve dimettere; però dimentica una cosa, che Platea (Fondazione che riunisce teatri Nazionali e Tric, ndr), in un verbale scritto, ha applaudito l’em en da me nt o all’Eliseo. Ma la domanda è: quando una nave affonda non siete contenti che qualcuno ha trovato una scialuppa per salvare la gente e farla lavorare? Mi auguro che anche loro riescano a far funzionare i rispettivi teatri. Dopodiché, se si vuol parlare della legge, ci sediamo a un tavolo, facciamo un forum. Però porto i conti di tutti, e mi divertirò perché io non ho nulla da nascondere. Quindi non si sente un privilegia­to ma quasi un case

history?

Sì assolutame­nte: questa è la prova che l’Eliseo è un polo di eccellenza ed è rinato grazie a un imprendito­re che ci ha creduto e ci ha messo i suoi soldi. Non è che hanno dato i soldi a Barbaresch­i, li hanno dati a una istituzion­e di Roma. Però, rispetto ai fondi che elargisce il Fus, 8 milioni è una cifra esorbitant­e Lasciamo perdere il Fus (Fondo Unico dello spettacolo, nd r). Per colpa del Fus hanno bloccato per due anni il teatro italiano perché uno ha avuto tremila lire più dell’altro: 110 ricorsi al Tar hanno fatto! Comunque me ne frego di queste beghe, e soprattutt­o le dico una cosa: questi signori la smettano di telefonarm­i privatamen­te per compliment­arsi per poi attaccarmi pubblicame­nte con una lettera.

Hanno bloccato per due anni gli spettacoli italiani perché uno ha avuto tremila lire più dell’altro: hanno fatto 110 ricorsi al Tar

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Ansa Chi brinda Luca Barbaresch­i, il gestore del teatro romano Eliseo, in polemica per i soldi ricevuti
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