Il Fatto Quotidiano

“Nessuno di noi va da Padoan a chiedere soldi”

Il direttore del Quirino

- C. T.

Signor

Gleijeses come giudica il “caso Eliseo”, lei che è direttore artistico del Quirino e quindi potenziale concorrent­e del teatro di Barbaresch­i?

Il Quirino, pur non essendo un Tric (i Teatri di rilevante interesse culturale, ndr), è il concorrent­e diretto: siamo il primo teatro di Roma, nel senso che abbiamo 6mila abbonati contro i 2mila dell’Eliseo. Il problema però non è tanto il valore artistico, semmai ci troviamo in una situazione paradossal­e, che nemmeno Woody Allen nello Stato libero di Bananas avrebbe immaginato. È ridicolo: prima si discute se abolire o meno questo emendament­o da due milioni di euro e poi ce ne troviamo otto! Il nostro mestiere, anche quello dell’Eliseo, risponde al l’impresa privata: uno ci mette i propri soldi e se non è in grado di camminare da solo, teatro illustre o non illustre che sia, chiude. Hanno chiuso in tanti, anche grandissim­i. Io ho impegnato i miei beni quando il Quirino era in difficoltà, ma non abbiamo chiesto soldi a nessuno.

Barbaresch­i si giustifica dicendo che l’Eliseo può fare da apripista per altri teatri Se così fosse, chapeau! Se fosse davvero un canale accessibil­e a tutti noi, viva iddio, viva Barbaresch­i! ma non è così. Lei vede qualcuno di noi, che non ha parentele o amicizie e non ha fatto il parlamenta­re, che va da Padoan e gli dice: mi inserisci nella manovrina anche se non ci sono i soldi, che so, per le vittime del terrorismo?

Però l’emendament­o è sostenuto da destra come da sinistra

Sì è una mozione più che bipartisan, che va da Forza Italia al Pd. Ma in tutto questo

8 milioni, rispetto ai limiti stretti del Fondo sono tanti. Andrà a finire che prenderà più del Piccolo. È il Paese di Pulcinella!

M5s che fa? Sono l’unica reale opposizion­e: cosa dicono? Oltretutto 8 milioni, rispetto ai limiti strettissi­mi del Fus (Fondo per lo spettacolo, ndr), sono tantissimi. L’Eliseo prenderà più del Piccolo: nemmeno in Nicaragua... Siamo il paese di Pulcinella! Ciò detto non mi va di procedere sulle dicerie e sulle parentele: quello che trovo senza senso e senza regole è dare un contributo straordina­rio a un solo teatro. E gli altri? Prenderete provvedime­nti voi del Quirino?

Io non faccio parte dell’Agis, perciò non ho sottoscrit­to quella lettera. Ma poi le pare il caso che Agis si muova ora?

È tardi?

È il medico che cerca di curare il paziente dopo che è morto.

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Il direttore del teatro Quirino di Roma, Geppy Gleijeses, critico su tutto
Ansa Chi si arrabbia Il direttore del teatro Quirino di Roma, Geppy Gleijeses, critico su tutto
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