Il Fatto Quotidiano

Csm: Procura di Napoli, per il nuovo capo decisivi i voti di sinistra

La corrente “Area” divisa tra Melillo, ex capo gabinetto di Orlando, e De Raho

- » ANTONELLA MASCALI

Sarà Area, la corrente di sinistra dei magistrati, maggiorita­ria all’interno del Csm, l’ago della bilancia nella partita, delicatiss­ima, per la nomina del nuovo procurator­e di Napoli, l’ufficio dei pubblici ministeri più “a tten zion ato” d’Italia, di questi tempi, perché lì è nata l’inchiesta Consip che ha coinvolto il ministro Luca Lotti, più renziano di Renzi e Tiziano Renzi, babbo del segretario del Pd Matteo.

LUNEDÌ pomeriggio, per oltre cinque ore, a porte chiuse, la Quinta commission­e del Csm ha ascoltato i tre candidati: Giovanni Melillo, sostituto procurator­e generale a Roma, già capo di gabinetto del ministro della Giustizia Andrea Orlando e in passato consiglier­e giuridico del Quirinale con Carlo Azeglio Ciampi, ex pm della Direzione nazionale antimafia (Dna), ex procurator­e aggiunto a Napoli, dove ha coordinato l’ufficio anticamorr­a (Dda), vicino ad Area; Federico Cafiero de Raho, procurator­e di Reggio Calabria, anche lui ex capo della Dda a Napoli (Unicost, la corrente centrista); Leonida Primicerio, procurator­e generale di Salerno ed ex pm della Dna. Come già anticipato, la partita è tra Melillo e Cafiero de Raho: il primo più “politico”, organizzat­ore, vuole Napoli “polo sperimenta­le del processo penale telematico”; il secondo

Il magistrato napoletano Henry John Woodcock, dalle cui indagini è partita l’inchiesta sul megaappalt­o europeo in cui è coinvolto Tiziano Renzi

più “pragmatico”, concentrat­o sulle indagini anticamorr­a.

I sette consiglier­i di Area puntano a scegliere un solo uomo ma al momento ci sono divisioni tra chi vorrebbe votare Giovanni Melillo (3), chi Cafiero (2) e chi si dice ancora incerto (2). La questione è se Melillo, fino a due mesi faaveva l’incarico “politico” di capo di gabinetto del ministro della Giustizia, possa ricoprire un incarico di vertice.

Il gruppo dirigente di Area pensa che non sia opportuno: teme che la nomina di Melillo a Napoli, a torto o a ragione, sia vista come una sorta di “commiss ariamen to”. Napoli ha trasmesso a Roma l’inchiesta Consip ma indaga ancora sull’imprendito­re Alfredo Romeo e i diversi fascicoli confinano tra loro: il nuovo procurator­e del capoluogo campano potrebbe trovarsi a decidere anche sul deposito della famosa intercetta­zione di Renzi figlio a Renzi padre svelata da Marco Lillo nel libro Di padre in figlio (Paper First). La settimana prossima i consiglier­i di Area deciderann­o sul voto.

MELILLO, DURANTE l’audizione, ha escluso qualsiasi risvolto politico del suo ruolo: la mia funzione, ha detto, era “al servizio dell’organizzaz­ione degli uffici giudiziari”. Ha pure aggiunto che non si può essere contro i “fuori ruolo” a prescinder­e e ha citato Falcone per dire che anche lui era andato al ministero ma contrastav­a la mafia. A porre la domanda era stato Luca Forteleoni, togato di Mi, la corrente di destra, che appoggia Cafiero de Raho come il suo collega di gruppo Lorenzo Pontecorvo e i 5 togati di Unicost. Il terzo di Mi, Claudio Galoppi, finora è con i laici, quasi tutti con Melillo: incerti solo Zanettin ( FI) e Zaccaria(M5s).

ANCHE CAFIERO de Raho, in audizione, ha avuto una domanda “imbarazzan­te”: a proposito della sua situazione familiare. Ha un figlio adottato durante il primo matrimonio che fa l’avvocato penalista a Napoli. Cafiero de Raho ha tenuto a specificar­e che con lui non ha rapporti da “tantissimi anni”. Inoltre, sua moglie fa il gip a Napoli. È Paola Piccirillo, sorella di Raffaele, direttore generale della giustizia penale al ministero, vicino a Orlando. La giudice, però, potrebbe trasferirs­i in un altro distretto.

Ed è ancora incerto se i capi di Corte, Giovanni Canzio e Pasquale Ciccolo, filo Melillo ai tempi della sua candidatur­a a Milano, voteranno o no

Consip

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 ?? Ansa/LaPresse ?? In lizza Leonida Primicerio, pg di Salerno. Sopra, Giovanni Melillo, sostituto procurator­e generale a Roma. In alto, Federico Cafiero de Raho, procurator­e capo a Reggio Calabria
Ansa/LaPresse In lizza Leonida Primicerio, pg di Salerno. Sopra, Giovanni Melillo, sostituto procurator­e generale a Roma. In alto, Federico Cafiero de Raho, procurator­e capo a Reggio Calabria
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