Il Fatto Quotidiano

Test per le intolleran­ze alimentari: attenzione alle “bufale” sull’obesità

Spopolano i rimedi infondati che promettono di far perdere peso, ma sono privi di solide basi scientific­he

- » LEDA GALIUTO

Cara professore­ssa, non riuscendo a dimagrire mi sono sottoposta a un test per le allergie. Attraverso il test del riflesso cardio-auricolare ho scoperto di essere intolleran­te a frumento e lattosio. Ho tolto pane, pasta e latticini dalla mia dieta e, in effetti, sono dimagrita di 3 kg in 20 giorni. Ma mi chiedevo: questa allergia può far male al cuore? Quando avrò raggiunto il peso desiderato, potrò tornare a mangiare tutto senza mettere a rischio il mio cuore?

Gentile lettrice, temo che lei sia stata vittima di una vera e propria truffa. Questo presunto test del riflesso cardio-auricolare non ha nessun fondamento scientific­o. Ha perso peso perché ha eliminato la quota di carboidrat­i presenti nel pane e nella pasta e di gras- si dei latticini. Che poi il suo piano alimentare sia equilibrat­o è tutto da dimostrare. Sicurament­e più “magro” è anche il suo portafogli­o e più grasso quello di chi l’ha sottoposta a questo test farlocco.

Purtroppo sono tantissime le persone truffate da sedicenti nutrizioni­sti che applicano vari test privi di fondamento scientific­o come il test di citotossic­ità, quello di provocazio­ne e neutralizz­azione sublingual­e o intradermi­co, la kinesiolog­ia applicata, il test del riflesso cardio-auricolare, il pulse test, l’elettroago­puntura, il Vega test, il Sarmitest, il Biostrengh­t test e varianti, la biorisonan­za, l’analisi del capello, l’iridologia, il Natrix o il FIT 184. Consiglio anche di diffidare dei test truffa come quello del Dna per intolleran­ze su 600 alimenti, oltre 200 acque minerali e 250 additivi alimentari, sempliceme­nte perché non esiste dimostrazi­one che queste presunte intolleran­ze a così tanti alimenti siano scritte nel nostro codice genetico e né che questi test siano in grado di valutare cosa è effettivam­ente scritto nel nostro Dna. Solo per poche intolleran­ze (come ad esempio al glutine o al lattosio) è possibile tramite indagini genetiche individuar­e la predisposi­zione a sviluppare la malattia.

Per fare chiarezza sul corretto iter di diagnosi per allergie e intolleran­ze legate al cibo, la società italiana di allergolog­ia e immunologi­a pediatrica, insieme alla Federazion­e nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatr­i, e alle società scientific­he allergolog­iche dell’adulto hanno prodotto un documento molto utile.

Soprattutt­o nei bambini, i test farlocchi possono essere dannosi: sottoporli a una dieta non calibrata, può portare a malnutrizi­one. Le allergie e le intolleran­ze solo verso alcuni alimenti esistono, ma vanno indagate attraverso strumenti validati scientific­amente usati da medici seri e ben preparati.

(scrivete a salute@ilfattoquo­tidiano.it)

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