Espulsi gli immigrati costretti a votare Renzi alle primarie dem
Via dall’Italia per una vecchia rissa al centro di accoglienza
Ma
guarda un po’che coincidenza. Secondo il M5s è una coincidenza sospetta. I due migranti che a inizio maggio davanti alle telecamere di Fanpage rivelarono, con voci e volti camuffati, di essere stati prelevati in auto dal centro accoglienza allestito presso l’Hotel Belvedere di Ercolano, e forniti di monete per andare a votare Matteo Renzi alle primarie del Pd, dovranno lasciare l’Italia.
IERI LA POLIZIA ha notificato loro un decreto di revoca delle misure di accoglienza. Il provvedimento è stato notificato anche a un terzo immigrato. In totale: due del Camerun e uno della Guinea.
La motivazione risiederebbe in una rissa esplosa a febbraio – diverse settimane prima delle primarie – all’interno della struttura. Una stanza dell’albergo ne fu devastata. Il responsabile della cooperativa Impronta, gestore del centro che ospita 96 immigrati, compilò una relazione finita in Prefettura. Ai tre migranti è contestato il mancato rispetto dell’articolo 23 del decreto legislativo 142/2015: “violazione grave o ripetuta delle regole delle strutture in cui è accolto da parte del richiedente asilo, compreso il danneggiamento doloso di beni mobili o immobili, ovvero comportamenti gravemente violenti”. I tre dovranno lasciare il territorio italiano dopo 15 giorni dalla notifica e fino ad allora sarà garantita l’assistenza.
Da Fanpage, custode del segreto dell’identità dei migranti mandati in onda, il direttore Francesco Piccinini conferma: “Due su tre degli espulsi furono intervistati dai nostri cronisti”. E dissero co- se interessanti: di non sapere chi fosse Renzi, di aver avuto indicazioni precise sul simbolo da votare (“il terzo a destra, il simbolo verde”), di aver ricevuto i due euro in regalo. Si scoprì poi che a Ercolano votarono 51 migranti, più della metà del centro accoglienza. “Hanno votato tutti Renzi – dichiarò a ilfat- toquotidiano.it il responsabile della coop Impronta, Salvatore Filosa – non troverà nessuno che abbia votato Orlando o Emiliano, neanche sanno chi sono, mentre conoscono il sindaco Ciro Buonajuto, sono due anni che li invita alle iniziative istituzionali e culturali del Comune di E rc o la n o”. Buonajuto è un dem amico personale dell’ex premier. La procura ha aperto un fascicolo.
ORA LA POLEMICA rimonta attraverso le dichiarazioni dei deputati grillini Giuseppe Brescia, Vega Colonnese e Marialucia Lorefice della commissione d’i nchie sta Cie-Cara: “Invece di indagare su cosa sia veramente successo e se le primarie del Pd fossero in qualche modo state falsate, vengono espulsi quelli che hanno denunciato. La parte debole. Ci auguriamo un intervento dello stesso segretario Pd: Renzi prenda posizione su questa sconcertante situazione che ha il sapore della vendetta sul coraggio di chi parla liberamente”. Oppure è solo una coincidenza. Curiosa.