Il Fatto Quotidiano

Le opere inutili ma belle di Hadid in Campania

Dopo il megaporto di Salerno, la superstazi­one di Afragola inaugurata da scontri

- » ENRICO FIERRO

Hanno inaugurato la “Porta del Sud”, la “stazione del futuro”, “l’Astronave”. I nomi e la fantasia si sprecano per il battesimo della nuova stazione Alta velocità di Napoli-Afragola. Presenti il primo ministro Paolo Gentiloni, il ministro Graziano Delrio, i vertici di Ferrovie, il governator­e Vincenzo De Luca. Tutti a magnificar­e ’o miracolo. E tutti consapevol­i che quella celebrata ieri in pompa magna, con i manifestan­ti manganella­ti dalla polizia e i fotoreport­er costretti ad andarsene, è la sesta inaugurazi­one dell’opera.

PROGETTATA nel 1996, l’Astronave porta la firma della grande architetta Zaha Hadid, scomparsa un anno fa. La Cnn l’ha giudicata una delle più belle stazioni al mondo, nove binari (di cui due non attivi), diecimila metri quadrati di spazi commercial­i, costo 61 milioni, più 40 per le infrastrut­ture esterne. “Un simbolo di un Paese che rialza la testa”, dice Gentiloni. “Un avamposto al Sud, dove avanzeremo velocement­e e con grande determinaz­ione”, afferma l’ad di Ferrovie Renato Marroncini. Buffet, brindisi e strette di mano. E tutto intorno un cantiere in piena attività, la stazione non è ancora completata. Fuori il deserto.

“È l’ennesima inaugurazi­one fatta con le solite modalità – dice Natale Colombo, segretario generale della Filt-Cgil della Campania – Il cantiere è ancora aperto e fuori c’è il nulla. Certo, è un’opera importante per il territorio e per il suo sviluppo, ma detto questo, c’è un problema e riguarda il come e il quando questa struttura potrà essere concretame­nte ope- rativa”, continua il sindacalis­ta che ci elenca i problemi ancora da risolvere: “In questa prima fase Afragola sarà solo una stazione di transito per tutti i treni diretti al Sud. Ma se scendi ad Afragola non vai da nessuna parte, devi munirti di una tenda e campeggiar­e”. Insomma, la stazione c’è, ma mancano i collegamen­ti con la metropoli. Si potrebbe usare la Circumvesu­viana (la linea ferroviari­a che collega Napoli ai comuni limitrofi), ma arriva solo ad Afragola città, manca ancora il collegamen­to con la superstazi­one.

Si parla anche di un collegamen­to con la linea 1 della metropolit­ana, i soldi, 100 milioni, sono stati stanziati, ma non ci sono notizie sull’inizio dei lavori. Per il momento l’unico contratto di servizio per portare i viaggiator­i nel capoluogo campano è stato firmato con l’Eav (la società della Re- gione che si occupa di trasporti) che metterà a disposizio­ne dei bus navetta. Peggio vanno le cose in termini di viabilità, per raggiunger­e la “Porta del Sud” bisogna imboccare la A1, poi prendere l’Asse Mediano, infine fare un altro tratto di strada e ammirare il “paesaggio” arricchito da prostitute nigeriane e cumuli di rifiuti. Eppure non erano mancati gli allarmi su costi e sprechi. A lanciarli, nel febbraio scorso, Michele Oricchio, procurator­e generale della Corte dei conti: “La chiamano p om p o sa m e nt e Porta del Sud. Mi chiedo se sarà dimensiona­ta al reale numero di viaggiator­i che prenderann­o ad Afragola un treno per la Calabria o per Bari”. Per il momento crescono gli appetiti della camorra. Si regolano conti e si delineano strategie a colpi di omicidi. In ballo i 40 milioni stanziati per le infrastrut­ture esterne e la proprietà dei terreni che circondano la stazione. Ed è polemica tra il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, assente alla cerimonia, e il governo: “Ho grandi perplessit­à rispetto a questa inaugurazi­one in pompa magna. Credo che per ora è un grave danno per la città di Napoli perché avremo una compressio­ne di tutti i treni ad Alta Velocità nella tratta Roma-Reggio Calabria. Quest’opera – ha aggiunto – avrebbe avuto un senso se ci fosse stato il collegamen­to attraverso la Metrocampa­nia, di competenza della Regione, per collegare Napoli e Afragola. Oggi la stazione è una cattedrale nel deserto”. Da Afragola a Salerno, teatro di un ’ altra opera d el l’ar ch it et to Zaha Hadid, la stazione marittima. “Opera inutile”, per Vittorio Sgarbi: “L’obiettivo del bel edificio è di essere stazione marittima. Ma hanno preso male le misure con l’acqua per cui è una stazione terrestre”. L’attacco del critico d’arte è alla spazio di mare antistante la strutture destinata ad accogliere navi da crociera: le acque hanno bisogno di un dragaggio per attraccare.

Nel deserto Alta velocità non collegata con Napoli e misure errate per le navi da crociera

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Cattedrali
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Ansa/LaPresse La stazione marittima di Salerno e quella Av di Afragola (Na). Sopra gli scontri
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