Disastro Torino, Gabrielli ora dà altre regole
Incidenti Juve-Real Pronte nuove direttive più stringenti per la sicurezza. Appendino: “Qualcosa non ha funzionato”
Una
nuova circolare per la sicurezza degli eventi pubblici. Il capo della polizia Franco Gabrielli ci sta lavorando dopo i fatti di sabato sera in piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di tifosi arrivati per vedere la finale di Champions League Juve-Real sul maxi-schermo sono rimasti feriti nella calca e nella la fuga scatenate da un falso allarme.
LA CIRCOLARE dovrebbe essere diffusa già oggi o nei prossimi giorni e fornirà informazioni più dettagliate rispetto al documento di fine maggio, preparato dopo l’attentato al concerto di Ariana Grande a Manchester. In quel caso Ga- brielli chiedeva agli organizzatori di predisporre zone di prefiltraggio e un servizio di steward come quello degli stadi, mentre obbligava le questure a sopralluoghi e bonifiche in vista dei grandi raduni. Queste indicazioni non sono state seguite dagli organizzatori dell’evento, Turismo Torino (che fa capo alla Comune) e forse anche dalla questura, ragione per cui sono finiti nel mirino la sindaca Chiara Appendino e il questore Angelo Sanna. Il loro operato e quello della commissione provinciale di vigilanza sugli spettacoli, presieduta dal prefetto Renato Saccone, ver- rà approfondito anche dalla procura di Torino.
Il principale obiettivo delle critiche, però, resta la sindaca che dall’inizio del suo mandato ha tenuto per sè proprio le deleghe ai grandi eventi e alla sicurezza, presto assegnate ad altri assessori. Sabato sera lei era a Cardiff, il suo vicesindaco Guido Montanari era fuori città e durante i soccorsi in piazza si è visto soltanto il portavoce Luca Pasquaretta che ha tenuto i contatti col prefetto Renato Saccone e con i vertici delle forze dell’ordine. Appendino si è discolpata dicendo di aver seguito la prassi del 2015, quando la giunta di Piero Fassino aveva organizzato la proiezione della finale tra Juventus-Barcellona, ma molti dettagli sono diversi, a partire dal fatto che quest’anno c’erano più tifosi per via del ponte e che dal 2015 il rischio di attentati è aumentato. Bisognava prevedere il peggio e Fassino ieri glielo ha ricordato accusandola “di aver assolutamente sottovalutato l’enorme rischio a cui era esposto quell’evento”.
“Qualcosa non ha funzionato – ha ammesso lei – e come amministrazione siamo pronti ad assumerci eventuali responsabilità che dovessero emergere dall’inchiesta dei pm”. In suo soccorso arriva il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino: “Non mi sento di condannare la sindaca Appendino perché sabato sera era a Cardiff. Sulla piazza, però, deve esserci una catena di comando che funziona e questo non è accaduto”.