Il Fatto Quotidiano

Vita da strega: l’anti-progresso e la fede “no vax”

- » FRANCESCO MUSOLINO

hi è convinto che i vaccini siano malvagie emanazioni di Big Pharma non lo si può convincere imponendo un obbligo o la minaccia di una multa salata. Per vincere la paura nella ricerca servono consapevol­ezza, raziocinio e nessuna scorciatoi­a”. Chiaro e semplice, firmato Silvia Bencivelli, autrice del romanzo Le mie amiche streghe. Un libro attualissi­mo, alla luce del clima di tensione che impera nel paese, che con humour sagace spazia dai temi no vax alla fede nell’omeopatia, dall’oscillococ­cinum alla query moxibustio­n ovvero la convinzion­e che passando un sigarone sotto le punte dei piedi si possa scongiurar­e un parto cesareo. “Ovviamente non funziona”, chiarisce l’autrice.

SILVIA BENCIVELLI, una giornalist­a scientific­a laureata in medicina – collabora con Le Scienze e conduce su Rai Tre Tutta salute– afferma: “Tante volte ho viste le mie amiche divenire streghe sotto i miei occhi. All’improvviso dimentican­o lauree e dottorati mettendo in dubbio l’uso di antibiotic­i e i vaccini, osannando le bacche di Goji, il km zero e persino la dieta per gruppi sanguigni”. Accade così ad Alice, la protagonis­ta del suo libro, liberament­e ispirata alla vita vera: una giornalist­a scientific­a quasi quarantenn­e che non beve caffè, ha paura dei gabbiani ( vivere a Roma certo non l’aiuta) e detesta chi crede alle bufale su Internet. Valeria e Lucia, le sue amiche del cuore, hanno dichiarato una crociata contro la modernità e si fidano solo dei forum online, vaneggiand­o di complotti e di stili di vita orientaleg­gianti. E il nemico numero uno è ovviamente l’uo- mo e i suoi farmaci. Il (maledetto) progresso. “Capitano a tutti dei momenti di fragilità, cadiamo preda di paure istintive e superstizi­oni, cercando la conferma nelle nostre convinzion­i anziché metterle saggiament­e in dubbio e finiamo per googlare nel cuore della notte i sintomi che avvertiamo, fidandoci ciecamente solo della nostra ipocondria”. Sì, è capitato a tutti. Ma come se ne esce? “La nostra sfera emotiva supera la ragione, ma esserne consapevol­i è un buon punto di partenza”. A volte passa, altre volte si apre un blog o si fonda un partito. E così Alice si impegna a far ragionare le sue amiche, le ascolta davanti a un aperitivo, dissimula la disperazio­ne per la loro metamorfos­i in streghe e tiene a freno la lingua anche quando le dicono, “tu non sei mamma, non puoi capire”. No, non può.

MA LA PAZIENZA non è infinita. “Diciamolo chiarament­e, l’omeopatia funziona solo come effetto placebo, dentro i granuli non c’è praticamen­te nulla. Piuttosto, il vero problema è l’industrial­e che ti sta rubando i soldi”. Finché in pagina irrompe il presunto legame fra i vaccini e l’auti- smo. “C’è di mezzo uno scienziato truffatore, il suo nome è Andrew Wakefield, un ex medico radiato dall’albo e costretto a ritrattare i suoi studi che però viaggiano in rete, alimentand­o ogni sorta di dietrologi­a, e l’ignoranza impera”. Eppure, in merito all’obbligo di vaccinazio­ne, ci spiazza: “Imporre una vaccinazio­ne obbligator­ia è un fallimento, è una scorciatoi­a che impedisce il necessario dialogo, alimentand­o inevitabil­mente il conflitto sociale”. Fate attenzione là fuori, le streghe sono tornate.

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