Il Fatto Quotidiano

“Il governo ora dica addio alla hard Brexit”

Del Financial Times: “Theresa vuol continuare ma sarà presto messa in discussion­e”

- » ANDREA VALDAMBRIN­I

John Lloyd è editoriali­sta del Financial Times e co-fondatore del Reuters Institue for the Study of Journalism dell’Università di Oxford.

La sua prima reazione di fronte ai risultati del voto?

Positiva. La Gran Bretagna dovrà ora essere più realistica sul fronte della Brexit. E questo potrebbe andare a vantaggio dell’Unione europea, per fortuna.

Facciamo un bilancio: chi ha realmente vinto e chi ha perso?

Theresa May ha certamente vinto, dato che i conservato­ri sono il primo partito. Eppu- re ha perso la sua maggioranz­a. Jeremy Corbyn ha perso, perché il suo partito non è arrivato primo. Eppure, sotto la sua guida, è andata molto meglio di quanto ci sia aspettasse all’inizio.

Theresa May ha deciso di andare avanti con un governo di minoranza appoggiato dagli unionisti irlandesi. Cosa ne pensa?

Ci proverà, ma la sua leadership verrà messa in discussion­e molto presto.

Gli ultimi sondaggi indicavano una vittoria a valanga per la leader conservatr­ice. Un errore, le elezioni anticipate?

Forse non una valanga, ma certo erano previsti guadagni consistent­i. Quando ha proclamato il voto, i Tories venivano dati tra i 20 e 25 punti di vantaggio. Sembrava normale cercare un mandato più solido.

Corbyn rappresent­a il contrario del New Labour, la via socialista alla sinistra di oggi. Quali sono le ragioni

del suo successo?

Ci sono almeno tre motivi: l’immagine di sé trasmessa agli elettori come uomo pacifico, alla ricerca del consenso; ha attaccato l’austerity voluta dai conservato­ri. Infine, è riuscito a far appello all’elettorato più giovane. Manchester e gli altri attacchi terroristi­ci hanno cambiato la campagna elettorale? Come?

Non credo abbiano avuto un enorme impatto. In ogni caso, Corbyn ha avuto modo di criticare la politica estera di Londra come causa degli attacchi e ha sostenuto che non avrebbe mandato truppe in guerra. May ha pagato invece i tagli alla polizia fatti da Ministro degli Interni. A proposito di Brexit, ci sarà un approccio più sensibile, come ha indicato l’ex ministro degli Esteri laburista Jack Straw?

Una posizione, la sua, che condivido in pieno. Londra potrebbe puntare ad avere un rapporto con Bruxelles come quello della Norvegia; anche se ci dovrà per forza essere un accordo sul libero movimento della forza- lavoro.

Quali sono le priorità per il nuovo esecutivo?

Avere una Brexit strategy, portare persone nuove al governo, dire ai britannici e agli europei che vogliamo una relazione di vicinanza con l’Ue. Anche dopo la Brexit.

Corbyn, sono state tre le mosse azzeccate: si è mostrato come uomo pacifico, ha attaccato l’austerity e ha attirato i giovani

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Il giornalist­a John Lloyd
Ansa Analista e docente Il giornalist­a John Lloyd

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