Il Fatto Quotidiano

10 milioni al voto ignorati dai partiti

I seggi in 1.004 Comuni aperti dalle 7 alle 23: è l’ultimo test prima delle Politiche

- » LUCIANO CERASA

Nessuno

ne parla volentieri per paura di intestarsi qualche rovescio elettorale proprio nell'ultimo appuntamen­to con le urne prima della fine imminente, prematura o naturale, della legislatur­a. Ma domani andranno a votare 9 milioni di italiani per rinnovare sindaci e consigli comunali in 25 capoluoghi di Provincia e 4 di Regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila. Tutti i partiti guardano con preoccupaz­ione a questo test elettorale su cui, per motivi locali che però si intreccian­o di frequente con le turbolenze nazionali soprattutt­o nei grandi centri, incombe una grande incertezza. Quella scattata nel 2012 all’ultima tornata elettorale è una fotografia assai sbiadita e ad oggi molte sono le cose accadute sotto il cielo della politica. A cominciare dalla composizio­ne delle allean- ze e delle stesse formazioni politiche, che sono state sorprese da queste Amministra­tive nel pieno di un radicale e sofferto processo di ricollocaz­ione. Dei 1.004 Comuni al voto, 169 sono amministra­ti dal centrosini­stra, 82 dal centrodest­ra, 13 dalla sinistra, 6 dal centro e 4 dai Cinque stelle che in diverse realtà, come a Parma e a Genova, si sono spaccati a loro volta sulle candidatur­e. Altre 627 amministra­zioni sono rette in gran parte da sindaci uscenti sostenuti da liste civiche. I restanti 103 Comuni sono in amministra­zione straordina­ria dopo lo scioglimen­to anticipato. Il Comune con il più alto tasso di incertezza, secondo gli ultimi sondaggi, è Genova. Situazione più chiara e esito quasi scontato per i sondaggist­i a Palermo. Il quattro volte sindaco Leoluca Orlando è dato per vincente con qualsiasi sfidante al ballottagg­io. A Catanzaro corre da solo Nicola Fiorita, vicino all'associazio­ne Libera e al mondo dell'Antimafia. Il Pd schiera il consiglier­e regionale Vincenzo Antonio Ciconte, indagato per peculato. A L'Aq uila il centrodest­ra medita il colpaccio con Pierluigi Biondi. Il candidato dem Americo Di Benedetto è al centro delle polemiche perché, da presidente della Gran Sasso Acqua (la stazione appaltante più imponente della ricostruzi­one), avrebbe utilizzato la sua posizione per accrescere il consenso politico.

Campagna zero Renzi non s’è fatto vedere, Grillo poco, eppure in ballo ci sono pure 25 capoluoghi

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Ansa Seggi aperti Si vota oggi dalle 7

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