Il Fatto Quotidiano

Anche al Colle Papa Francesco chiede un lavoro per tutti: “E non precario”

Mattarella: “Serve impegno soprattutt­o per i giovani”

- FQ

Il terrorismo e il dramma dei migranti, il lavoro e i giovani, la difesa dell’ambiente, la responsabi­lità politica nel futuro della società. Sono i temi affrontati ieri durante la visita ufficiale di Papa Francesco al Quirinale, dove lo ha ricevuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Su tutto, ha dominato però la “dignità del lavoro” e la responsabi­lità della politica nel rafforzare il legame tra cittadini e istituzion­i.

IL COLLOQUIO tra l’inquilino del Colle e Bergoglio è durato circa 40 minuti nello studio alla Vetrata, lo stesso che viene utilizzato per le consultazi­oni per la formazione dei nuovi governi. Il capo di Stato ha poi sottolinea­to come sia “elevata la responsabi­lità che incombe su chi è chiamato a esercitare i pubblici poteri e quanto profondo debba essere l’impegno nell’assicura- re giorno dopo giorno dignità, riconoscim­ento di un ruolo nella società, rispetto elementi fondanti di ogni civile convivenza, attraverso la garanzia a tutti del lavoro”. Mattarella cita poi l’intervento sul lavoro di Bergoglio a Genova, basato sull’articolo 1 della Costituzio­ne: “Agire con crescente impegno affinché prevalga una condizione di equità, e quindi stabilità sociale e concordia, è un obiettivo che deve trovare prioritari­a applicazio­ne nei confronti dei giovani”.

Anche il Pontefice torna - anche se in una forma più seriosa rispetto al botta e risposta di Genova - sul tema lavoro: “Ribadisco l’appello a generare e accompagna­re processi che diano luogo a nuove opportunit­à di lavoro dignitoso. Il disagio giovanile, le sacche di povertà, la difficoltà che i giovani incontrano nel formare una famiglia e nel mettere al mondo figli trovano un denominato­re comune nell’i n s u f fi c i e n z a dell’offerta di lavoro, a volte talmente precario o poco retribuito da non consentire una seria progettual­ità”. Senza occupazion­e di qualità il patto sociale non regge e vince chi vuole fare i soldi con i sol- di: serve “un’alleanza di iniziative perché le risorse finanziari­e siano poste al servizio della gente e non invece distolte e disperse in investimen­ti speculativ­i”.

BERGOGLIO, però, parla anche di immigrazio­ne: Italia ed Europa, dice, sono chiamate ad affrontare “problemi e rischi di varia natura” ma è certo che “se l’Italia saprà avvalersi di tutte le sue risorse spirituali e materiali in spirito di collaboraz­ione tra le sue diverse componenti civili, troverà la via giusta per un ordinato sviluppo e per governare nel modo più appropriat­o i fenomeni e le problemati­che che le stanno di fronte”.

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LaPresse Capi di Stato Mattarella e papa Bergoglio

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