I Tories fanno a cornate May scarica i due consiglieri
Regno Unito, via Nick Timothy, ispiratore della tassa sugli anziani malati e la giornalista Fiona Hill. L’ex ministro Barwell nuovo capo di gabinetto
Theresa May è rimasta sola. Con le dimissioni dei suoi più stretti consiglieri Nick Timothy e Fiona Hill, la “non vittoria” alla elezioni generali di giovedì scorso fa le sue prime vittime eccellenti. Due persone con le quali May ha condiviso le decisioni più delicate di questi 11 mesi trascorsi a Downing Street. .Attivista conservatore fin da giovanissimo ma figlio di un operaio metallurgico, Timothy, 37 anni, viene considerato l’ispiratore principale delle misure sociali contenute nel programma conservatore. A lui viene rimproverato l’errore, forse fatale, di aver proposto la cosiddetta d ementia tax: cure domiciliari a pagamento anche per chi soffre di malattie croniche della terza età.
A FORMARE il cerchio magico dal quale doveva passare ogni informazione e decisione da e per la premier, c’era anche la giornalista Fiona Hill; 43 anni, un passato a Sky News e un lungo sodalizio con Theresa già quando era ministro degli interni, Hill era conosciuta per i suoi modi taglienti, che le hanno alienatato le simpatie di molti, anche tra gli stessi conservatori. Sferzante il giudizio di Katie Perrior, già capo della comunicazione a Downing Street, che descrive la spiacevole at- mosfera causata dal comportamento “rude, offensivo e infantile” di Timothy e Hill.
La dissoluzione del cerchio magico suona certamente come un avvertimento alla Lady di Latta. Il numero due del Labour, Tom Watson, su Twitter: “I consiglieri si sono presi la colpa, ma è Theresa May la responsabile della sua sconfitta”. Il primo ministro ha nominato ieri l’ex ministro dell’edilizia, Tory Gavin Barwell, nuovo capo del suo gabinetto. Senza maggioranza assoluta alla Camera del Comuni, la premier uscente deve chiedere i voti del nordirlandese Democratic Unionist Party (Dup) per formare il governo. Ieri, al grido “Via i Tory, dentro Corbyn” centinaia di manifestanti hanno protestato dinanzi a Downing Street. Molti gli striscioni e i cartelli anche contro gli unionisti nordirlandesi. “Estremisti, populisti, protezionisti: pessimi per farci un accordo”, tuona contro Dup l’eurodeputato conservatore Charles Thannock. Ruth Davidson, la leader scozzese dei Tories, ha postato ieri il link di un suo discorso in cui difende i matrimoni omosessuali, vietati in Ulster. La sua posizione negoziale non è indifferente, dato che a nord del Vallo di Adriano, i conservatori sono passati da 1 a 13 seggi. L’Unione europea manda un messaggio tramite la cancelliera tedesca Angela Merkel: “Dal punto di vista del governo federale e come membro dell’Ue, siamo pronti per la Brexit”, ha detto nel corso di una visita in Messico.
MENTRE LA POLITICA è in fibrillazione, nuovi dettagli emergono a proposito dei recenti attacchi nella capitale britannica.
Secondo le indagini, i terroristi che una settimana fa a London Bridge hanno ucciso 8 persone (48 i feriti), avrebbero voluto compiere un’azione simile a quella del lungomare di Nizza: 86 vittime travolte nell’agosto 2016. Si è scoperto che gli attentatori volevano prendere a noleggio un camion da 7,5 tonnellate, ma non sono riusciti per un problema della carta di credito, ripiegando così su un mezzo più leggero. La polizia ha comunicato anche che il commando jihadista era armato con coltelli di ceramica di colore viola, e all’interno del furgone aveva una dozzina di bottiglie incendiarie,
I coltelli viola
Al London Bridge terroristi “fai da te”: le armi erano utensili da cucina in ceramica