Il Fatto Quotidiano

Chi ha ucciso il vescovo africano? Sospetti sull’ordine dei Rosa-Croce

Il giallo della morte di monsignor Balla in Camerun: il corpo ritrovato in un fiume. Spunta la massoneria

- FD’E

Era scomparso alla fine di maggio. Jean-Marie Benoit Balla, vescovo di Bafia, in Camerun ( nella foto), era uscito da solo intorno alle ventitré. Un fatto strano per il prelato. Perdipiù, si era messo da solo alla guida della sua auto, una 4x4, in piena notte.

Il giallo comincia quando la vettura, una Land bianca Toyota, viene trovata sul “ponte dell’infanzia”, sul fiume Sanaga a Ebebda, il 31 maggio. Su un sedile, tra i vari documenti, un inquietant­e foglio con l’intestazio­ne della diocesi e un’unica frase: “Sono nell’acqua”. Così quando, agli inizi di giugno, il corpo del vescovo viene rinvenuto nel fiume l’ipotesi più accreditat­a è quella del suicidio. Un vescovo che si ammazza, nello sgomento della sua comunità. Ecco però il colpo di scena che azzera la scena, come in un thriller. Giovedì scorso, l’in- formato Vatican Insider della Stampa riporta le parole di un giornalist­a francese: “Uno dei medici che hanno eseguito l’autopsia mi ha rivelato che un braccio e una gamba di monsignor Balla risultano fratturati mentre gli organi genitali appaiono mutilati. Con questi elementi possiamo scartare con certezza l’ipotesi del suicidio”.

CHI HA AMMAZZATO, dunque, il vescovo Balla, tentando pure di depistare le indagini con quel messaggio “Sono nell’acqua”? Il Camerun è uno dei Paesi più corrotti del mondo ed è l’assemblagg­io di vari trascorsi del colonialis­mo: tedesco, poi inglese e francese. Il presidente è Paul Biya, una sorta di Gheddafi africano, ed è stato nel marzo scorso in Italia, ricevuto sia da Gentiloni sia da papa Francesco.

Ma in Camerun, i cattolici da tempo sono in forte allarme per l’ostilità della massoneria. Ed è questa la pista che adombra padre Garcia Fernando, superiore provincial­e dei Saveriani in Camerun: “Qui in Camerun ci sono molte realtà, movimenti ambigui che cercano di nuocere alla Chiesa. Gruppi forti, legati al potere o società segrete come l’Ordine della Rosa-Croce”.

Lo stesso presidente Biya, secondo vari reportage di giornali missionari o francesi ( Le Figaro) fa parte di un gruppo dissidente dell’Ordine della Rosa-Croce. Un vescovo ucciso e la massoneria africana dei Rosa-Croce. Sembra un thriller esoterico. Forse è realtà, purtroppo.

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