Il Fatto Quotidiano

Un Paese per giovani: stage da 300 euro fino a 12 mesi

Senza tuteleGove­rno e Regioni raddoppian­o la durata massima dei tirocini. Deroghe per i limiti all’utilizzo. Le imprese ringrazian­o

- » ROBERTO ROTUNNO

La retribuzio­ne minima resta di soli 300 euro al mese, ma la durata massima viene raddoppiat­a: potrà ora arrivare fino a un anno. E le aziende che, al termine dello stage, avranno assunto almeno un ragazzo su cinque di quelli ospitati potranno attivarne altri anche sforando i limiti, oggi previsti in relazione al numero di dipendenti stabili.

L'accordo firmato il 25 maggio dalla Conferenza Governo-Regioni è l'ennesimo tentativo di favorire l'uso del tirocinio. Ovvero, uno strumento che in Italia sta servendo molto più alle imprese per risparmiar­e sul costo del lavoro che ai giovani per imparare il mestiere. Se non altro, perché è diffuso il malcostume di inquadrare come “stagiaire” persone già competenti, con il solo scopo di pagarle di meno. Gli incentivi del programma Garanzia Giovani, tra l'altro, hanno contribuit­o al successo italiano di quello che gli inglesi chiamano contratto di “internship”.

SULLA CARTA, l'obiettivo delle linee guida è proprio quello di contrastar­e i frequenti abusi – infatti si prevedono sanzioni anche per i soggetti promotori – ma in realtà la nuova disciplina finisce per rendere gli stage ancora più flessibili, andando ulteriorme­nte incontro alle esigenze produtti- ve dei datori di lavoro. Questi ultimi, quindi, continuera­nno a preferirli all'apprendist­ato: un contratto che da noi non è mai decollato perché, pur avendo comunque un fine formativo, riconosce a chi lavora maggiori diritti e soprattutt­o stipendi un po’ più dignitosi.

L’intervento, come detto, insiste sulla durata. La normativa precedente prevedeva che i tirocini di orientamen­to per neolaureat­i e neodiploma­ti non potessero superare i sei mesi. Con il nuovo testo si arriva a dodici: un intero anno di super-precariato con paghe bassissime, insomma, per i ragazzi appena usciti dall'università o dalle superiori. In questo modo, sono stati equiparati a quelli di reinserime­nto per disoccupat­i, tipologia che già prima dell'accordo era attivabile per dodici mensilità. Per i disabili, infine, resta il massimo di due anni. Il minimo, invece, è per tutti di due mesi ma anche qui, per strizzare l'occhio alle imprese stagionali, c'è l'eccezione di soli 30 giorni, e addirittur­a 14 se si tratta di studenti. In pratica, anche questo potrà essere un modo per far fronte a bisogni temporanei di manodopera senza dover firmare contratti a termine o a chiamata. Persino i “PrestO”, i nuovi voucher, saranno più onerosi per le aziende. Come stipendio, o meglio rimborso spese, basteranno infatti 300 euro mensili, cifra che però le Regioni potranno innalzare quando – entro novembre 2017 - recepirann­o queste linee guida. In genere, si fermano tutte tra i 400 e i 500 euro. L'associazio­ne di giuslavori­sti Adapt, in questi giorni, sta criticando duramente le nuove norme: “Stage a 300 euro fino a 12 mesi – ha twittato il docente Michele Tiraboschi – ammazzano l’apprendist­ato”.

L’INTESA crea anche un nuovo sistema di premialità. La vecchia disciplina consentiva a ogni azienda di servirsi di una quantità di stagisti proporzion­ale al numero di lavoratori. Massimo un tirocinant­e alla volta per quelle con meno di cinque dipendenti; due per quelle con meno di venti. Per tutte le altre, gli internship non devono superare il 10% del personale (esempio: se i dipendenti sono 50, i tiroci- nanti devono essere massimo 5). Queste percentual­i diventano derogabili. Basterà convertire in contratto, anche precario di soli sei mesi, il 20% dei tirocini attivati e si potrà sforare di una unità il limite. Il premio arriva a quattro quando a essere convertiti sono tutti gli stage. Che cosa succederà? Alcune imprese oggi selezionan­o ragazzi già sapendo di volerli assumere. Ini-

Super precarietà

Il tempo minimo cala fino a 14 giorni, peggio dei voucher. Gli esperti: ucciso l’apprendist­ato

zialmente però li inquadrano come stagisti per risparmiar­e, fin quando possono, sulle buste paga. Basta scorrere gli annunci di lavoro per notare che tante proposte di tirocinio richiedono alte competenze con la promessa di un contratto al termine dei primi sei mesi. Proprio queste scorciatoi­e saranno premiate, perché il tasso di conversion­e farà scattare l'extra: più stage, più manodopera a costi minimi e senza diritti.

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Ansa Tutto al risparmio L’intesa con le Regioni è l’ultimo favore alle aziende per pagare meno i dipendenti

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