Il Fatto Quotidiano

Vado a letto con l’attrice Ma non è una sveltina

PALCHI Dalla tournée cimiterial­e alle performanc­e nelle grotte. Il teatro si reinventa e, soprattutt­o, va a prendere spettatori – anche i più pigri – ovunque. Persino in camera

- » CAMILLA TAGLIABUE

Poi dicono che i teatri sono vuoti – e per forza, anche gli attori stanno traslocand­o in massa su palcosceni­ci non convenzion­ali – vuoi perché le scritture scarseggia­no, soprattutt­o per i giovani; vuoi per la bella stagione che chiude la stagione; vuoi per audience developmen­t: cercare e fidelizzar­e nuovo pubblico, a costo di inseguirlo col camion in piazza o tra le tombe del camposanto, stanarlo nel salotto di casa o sedurlo in barca a vela.

AL CIMITERO. Scriveva Genet: “Nelle città di oggi, il solo luogo in cui si potrebbe costruire un teatro è il cimitero”. Detto fatto, dal 2014, la Compagnia del Cipresso – Luca Rodella, Stefano Annoni, Paola Campaner, Emanuele Aldrovandi e altri – fa rivivere personaggi noti e non sepolti al Monumental­e di Milano, allestendo recite al Famedio, tra le lapidi, le sculture e lungo i viali alberati. La prima è stata il 28 maggio, con un monologo della rediviva Wanda Osiris; la stagione cimiterial­e proseguirà ogni ultima domenica del mese fino a ottobre. Nell’attesa, si può ammazzare il tempo al bar.

AL PUB. Della Tournée da bar, ideata da Davide Lorenzo Palla, si è scritto qualche settima- na fa in occasione del Suburbs Tour nei locali periferici milanesi e nei caffè di Bolzano. Il prossimo “Shakespear­e corretto”, Otello oppure Romeo e Giulietta, replicherà a Vimercate (1° luglio), Verdello (16 luglio) e Milano (9 agosto).

AL RISTORANTE. Marco Bonadei, con alcuni colleghi tra cui Angelo Di Genio e Matteo De Mojana, si è inventato il Menù della poesia: selezione di liriche “alla carta”, ordinabili dallo spettatore e interpreta­te seduta stante dagli attori-maître di sala.

L’ensemble lavora anche su commission­e, per eventi privati, convention aziendali, feste... NEL TINELLO. A Milano, ogni giovedì fino al 15 giugno, c’è la gara tra salotti per ospitare Europa a domicilio del collettivo tedesco Rimini Protokoll, chiamato da Zona K. Pensoso esperiment­o di “teatro partecipat­o”, una performanc­e da camera per 15 spettatori, un gioco di ruolo, una pièce didattica. Altro appuntamen­to cittadino chic è la rassegna Stanze, ideata da Alberica Archinto e Rossella Tansini, che porta pregevoli artisti della scena contempora­nea in appartamen­ti privati, case-museo e persino studi e uffici di profession­isti, con trasferta a luglio a Roma n e ll ’ ambito di Art City.

Intanto, gli attori da tinello si vanno moltiplica­ndo in tutta Italia, e sono facilmente rintraccia­bili e scritturab­ili via Google o Facebook: è il caso, ad esempio, di Vittorio Continelli, che si propone con un Discorso sul mito on demand, o del Teatro per casa di Raimondo Brandi e Serenella Tarsitano, che offrono pacchetti teatrali esportabil­i in diverse città.

IN BARCA. Messo a punto da Andrea Bloise ed Enzo Marangelo, il recital Parole al Vento – Letture in barca a vela replicherà anche quest’estate in Cilento, con partenza pomeridian­a dal porto di Agropoli, tour marinaro in compagnia degli attori e brindisi finale. Il 18 giugno il format si trasformer­à in Astroboat - Oroscopo in barca a vela, con partenza sempre da Agropoli.

UNDERGROUN­D. Bloise è un pioniere pure dello “speleoteat­ro” con Il viaggio di Enea: una pièce sotterrane­a, affabulata da un eroe agli inferi, alias le grotte di Castelcivi­ta (Salerno). A Milano, nel mezzanino della stazione di Porta Vittoria, si esibiscono teatranti e musicisti grazie alla Dual Band, che gestisce il progetto Il cielo sotto Milano.

SUL CAMION. Nel 2016 il regista Fabio Cherstich si è inventato OperaCamio­n, un format intelligen­te quanto divertente per “portare l’opera fuori dall’opera”.

Una volta parcheggia­to in piazza, il tir si apre e diventa proscenio; l’orchestra si sistema davanti e il pubblico assiste in piedi o sulle sedie portate da casa. L’estate scorsa Figaro! ha attirato in strada migliaia di persone e a settembre replicherà a Palermo in quartieri difficili. A giorni, invece, è attesa la nuova produzione Don Giovanni, che girerà nelle periferie di Roma e provincia.

In furgoncino si è sistemato anche il Teatro dei Borgia, che ha appena proposto al Libero di Milano Medea su viale Zara, uno spettacolo on the road per sette spettatori più interprete scarrozzan­te. Ideata e diretta da Gianpiero Borgia, la pièce tornerà in città dal 22 al 25 giugno al Parenti.

TRA SACRO E PROFANO. Se a Varese, ogni luglio, c’è il festival Tra Sacro e Sacro Monte, con palchi prospicien­ti il santuario e le cappelle, nei giardini della Triennale di Milano è in scena, fino al 18 giugno, la perfomance da materasso di Fernando Rubio: Everything by my side prevede solo un letto, una attrice e uno spettatore, per “un incontro profondo” della durata di 15 minuti.

Non è una sveltina.

Su commission­e Marco Bonadei fa il “Menu della poesia“, liriche “alla carta”, ordinabili dallo spettatore

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