Il Fatto Quotidiano

Raggi: “Moratoria sui migranti” Rom, senti chi parla Grillo-Renzi

La sindaca scrive al prefetto: troppi nuovi arrivi, no a nuovi centri di accoglienz­a Il leader M5S: “Basta mendicanti sul metrò”. Il segretario dem attacca, ma a Firenze disse lo stesso

- » ANDREA MANAGÒ

Dopo mesi passati a lanciare segnali al governo, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, scrive al prefetto della Capitale, Paola Basilone, per chiederle una “moratoria sui nuovi arrivi” di migranti in città. Un concetto non nuovo per la sindaca, che appena un mese fa aveva sottolinea­to come i richiedent­i asilo nelle strutture sul territorio comunale fossero “troppi”.

Ma la tempistica della sua missiva, appena due giorni dopo il cattivo risultato del M5S al primo turno delle Amministra­tive, suona come un tentativo di ‘virata securitari­a’ del Movimento in vista dei ballottagg­i. Anche perché, subito dopo le sue parole, arriva anche la benedizion­e dal blog di Beppe Grillo che parla di Rom nella Capitale: “Chi chiede soldi in metropolit­ana, magari con minorenni al seguito, è fuori. In più sarà aumentata la vigilanza nelle metro contro i borseggiat­ori”.

DUE TEMI BEN DISTINTI, che richiedono soluzioni differenti, ma adatti per ‘attrarre’ consensi nell’elettorato che viene da destra. Anche il candidato in pectorea Palazzo Chigi, Luigi Di Maio si accoda velocement­e: “Non è possibile continuare a costruire centri di accoglienz­a nelle nostre città per far fare affari alle solite poche cooperativ­e che fanno business sull’immigrazio­ne”.

Nella sua lettera al prefetto la Raggi usa toni decisi: “Trovo impossibil­e, oltre che rischioso, ipotizzare ulteriori strutture di accoglienz­a, peraltro di rilevante impatto e consistenz­a numerica sul territorio comunale”. Parla addirittur­a di “possibili devastanti conseguenz­e in termini di costi sociali e di protezione degli stessi beneficiar­i”.

I problemi di integrazio­ne non sono mancati, anche perché buona parte dei centri sono in periferia. Ma i freddi numeri parlano comunque di un fenomeno circoscrit­to rispetto ai 123.600 richiedent­i asilo censiti lo scorso anno in tutta Italia. Stando alle ultime rilevazion­i del Viminale, a marzo 2017 a Roma erano presenti poco meno di 7 mila persone nelle strutture di accoglienz­a cittadine tra richiedent­i asilo e centri Sprar: lo 0,25% della popolazion­e. Una cifra di poco superiore ai 4.500 Rom censiti a gennaio nei nove campi attrezzati della Capitale prima di annunciare il percorso di chiusura dei primi due insediamen­ti entro i prossimi due anni.

MA IL SETTORE del l’ac coglienza dei migranti è stato uno di quelli più attenziona­ti da Mafia Capitale e la giunta Raggi da un anno cerca di delegarne la gestione soprattutt­o alle forze dell’ordine e al governo. Anche perché i fondi per gestire quel dossier arrivano dagli stanziamen­ti statali. Basti pensare al caso dell’ex centro Baobab, chiuso la scorsa estate senza che tutti gli ospiti trovassero ricollocaz­ione in altre strutture e da un anno accampati a fasi alterne in un piazzale dietro la stazione Tiburtina.

Chi non perso tempo per commentare l’uscita della sindaca è Matteo Renzi: “Sono le classiche dichiarazi­oni di Grillo a presa in giro degli italiani”. E ancora: “Io a Firenze l’ho smontato un campo Rom, bisogna saper distinguer­e tra chi delinque e chi vuole andare a scuola”. L’ex premier però deve es-

Chi chiede soldi in metrò magari con minorenni al seguito, è fuori

BEPPE GRILLO Fenomeno limitato Nelle strutture per migranti 7 mila persone, lo 0,25% della popolazion­e

sersi dimenticat­o di quando, a fine 2009, proprio da sindaco di Firenze, anche lui ha intrapreso una crociata non molto differente, nei toni e nei contenuti. Scriveva allora Renzi nella sua e- news: “La cultura dello sceriffism­o non ci appartiene ma non possiamo accettare che le famiglie debbano essere importunat­e né che il travestime­nto divenga un comodo alibi per agire impuniti”. E via con le sanzioni fino a 480 euro contro “gli abusivi che molestano le persone nei parcheggi degli ospedali” e “i finti mimi che si avvicinano ai passanti con abbracci e baci e spesso rubano”.

Insomma, cambiano le città, i sindaci e le maggioranz­e di riferiment­o, ma l’approccio alla questioni migranti e Rom sembra simile: altrove è meglio.

 ?? Ansa ?? Questione aperta
La gestione dell’immigrazio­ne rom e sinti resta un problema per le grandi città
Ansa Questione aperta La gestione dell’immigrazio­ne rom e sinti resta un problema per le grandi città
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy