Salento, l’inferno dei treni tra scontri, ritardi e spazzatura nei vagoni
Incidente tra due convogli a Galugnano, vicino Lecce
Èstata
un'altra giornata da dimenticare per viaggiatori, turisti e i pendolari, che affollano le stazioni ferroviarie pugliesi all'esordio della bella stagione. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17.30, uno scontro frontale tra due treni del Ferrovie Sud Est sulla tratta di Galugnano-San Donato, a pochi chilometri da Lecce, ha provocato undici feriti lievi. Un incidente causato ancora una volta dal meccanismo del binario unico che ha ricordato subito l'analoga tragedia di nemmeno un anno fa, quando il 12 luglio 2016, due convogli sempre della Sud Est si scontrarono tra Andria e Corato, provocando 23 morti e 50 feriti. Anche questa volta, la causa è stata "un errore umano" fa sapere l'azienda. Ma per i pendolari che, ogni giorno sono costretti a viaggiare sui treni pu- gliesi, il rischio è troppo alto.
Per chi invece sceglie tratte di lunga percorrenza, l'alternativa è Trenitalia. La Freccia Argento delle 5.50 parte da Lecce direzione Roma, con tappe a Brindisi e a Bari. Ma ancor prima di mettersi in moto, la Freccia Argento ha Già 20 minuti di ritardo. E quando finalmente si sale sulle carrozze vuote, ecco il “lascito” di rifiuti dei viaggiatori precedenti: bottiglie, bucce, cartacce, rifiuti alimentari. Per non parlare poi dell'olezzo che si alza dalle toilette, sporche dei bisogni stagnanti degli altri viaggiatori, mentre un odore di putrido accompagna il caffè da degustare nel vagone ristorante. “Ad agosto in queste stazioni c'è sempre qualcosa che non va – si lamentano i viaggiatori –. Il percorso fino alla Capitale è un ‘viaggio della speranza’, al costo di 69 euro, quello di un Frecciarossa Roma- Milano, che però per la tratta impiega 2 ore e 45 minuti”. Gli addetti ai lavori, poi, a mezza bocca ammettono: “Ne vediamo tante su questi treni, ma quello che succede da Roma in giù non ha eguali”. Sei ore (e mezza) dopo, l'arrivo a Roma Termini. “Grazie per aver viaggiato con Trenitalia” dice la voce all'altoparlante.