I costi occulti del reddito garantito
▶NELLA SUA
intervista di ieri al Fatto, Luigi Di Maio ha imputato parte della sconfitta del Movimento 5 Stelle nei Comuni all’aver parlato “troppo di legge elettorale e troppo poco di reddito di cittadinanza”. E allora parliamone. Il 30 maggio l’Ocse ha pubblicato un paper che avrebbe dovuto provocare qualche dibattito. Se prendiamo tutti i benefici fiscali e le esenzioni dalle tasse che oggi vanno ai più poveri e destiniamo l’intero ammontare a un reddito minimo, calcola l’Ocse, in Italia potremmo dare a chi è sotto la soglia di povertà (la metà del reddito mediano disponibile) soltanto 158 euro al mese. Molto lontano dalla soglia obiettivo di 737, euro promessa dal M5S. Quindi servono risorse aggiuntive. Parecchie. I grillini le stimano in 20 miliardi, dicono di avere le coperture ma in realtà hanno soltanto un’approvazione di principio da parte della Ragioneria generale dello Stato (è facile dire di trovare 2,5 miliardi riducendo i costi degli acquisti per la Pubblica amministrazione, molto più difficile riuscirci, per esempio). E i 20 miliardi non sono aggiuntivi, ma comprendono una parte degli attuali benefici di welfare. Quindi, come minimo, non bastano.
Il M5S non considera poi gli effetti collaterali. Il primo, secondo l’Ocse, è che a pagare parte dei costi per il reddito di cittadinanza sarebbero, oltre ai più ricchi, proprio alcuni poveri che beneficiano di aiuti statali sotto varie forme per cifre superiori a 737 euro al mese. Nell’ipotesi di destinare tutte le attuali risorse del welfare ai poveri per un reddito minimo, ci sarebbe un 4% di italiani che uscirebbe dalla soglia di povertà e un 4% che ci sprofonderebbe.
Gran parte dei costi si scaricherebbero poi sugli italiani tra i 55 e i 64 anni, quelli che nella crisi sono stati i più efficaci nell’ottenere aiuti dalla politica (esodati ecc.) che invece ignorava i giovani. È politicamente possibile chiedere loro sacrifici? Il dibattito sul reddito minimo è solo cominciato. Spetta al M5S decidere se vuole condurlo o limitarsi a promettere soldi a tutti.