Carige: cambio al vertice targato Malacalza. Arriva posta dalla Bce
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decisivi per Carige. La Bce scrive una lettera chiedendo notizie sull’aumento di capitale mentre viene sfiduciato l’ad
Guido
Bastianini, che ricopriva anche la carica di direttore generale. Addio anche ad Arturo Betunio (Chief Financial officer e general counsel).
È l’ultimo capitolo del braccio di ferro che vedeva Bastianini contrapposto alla famiglia Malacalza, i primi azionisti della banca ligure. Gino Barile - un piccolo azionista che in passato si è distinto per le battaglie solitarie contro l’allora dominus della Carige, Giovanni Berneschi - spiega così lo scontro: “Malacalza vuole orientare Carige verso una politica economico-industriale, mentre altri puntavano su un modello economicofinanziario, che si sarebbe limitato a trasferire ricchezza concentrandola in mani forti”. Secondo Barile, “il piano Bastianini avrebbe portato a un notevole ridimensionamento con conseguente perdita di posti di lavoro”.
Il nodo di tutto è l’aumento di capitale che dovrebbe andare da 450 a 800 milioni. L’okay al piano doveva arrivare nelle scorse settimane, ma all’ultimo momento da Genova giunge la notizia che l’ad sta per essere sfiduciato. Ecco allora che la Bce decide di scrivere per chiedere chiarimenti - entro il 23 giugno - sul piano, sulla cessione di 2,3 miliardi di crediti deteriorati e sulla governance. Una trama che ai pessimisti ricorda quella di Mps, la cui ultima crisi ha accelerato dopo la lettera con cui la Bce imponeva di ridurre i crediti deteriorati. Da Carige, però, assicurano che la situazione è sotto controllo: il 21 si riunirà il cda per dare il via libera definitivo al piano, “già pronto”. Poi, nel giro di pochi giorni, arriveranno anche i nuovi vertici. Un’avventura diversa da quella che si erano immaginati i Malacalza entrando in Carige dopo la drammatica chiusura dell’era Berneschi: dopo aver acquistato un 10,5% del capitale dalla Fondazione per 66 milioni, hanno acquisito il 4,6% da Bpce. Poi anno partecipato a due aumenti di capitale. In totale l’investimento ha superato i 263 milioni, ma oggi la partecipazione in Carige vale circa 33 milioni.