Il Fatto Quotidiano

Dalla Prima

- » MARCO TRAVAGLIO

Compresa

quella che schierava la madre di Noemi Letizia e un ex candidato de La Destra, celebre per una gita a Predappio sulla tomba del Duce il 28 ottobre 2013, anniversar­io della marcia su Roma.

Grillo & C. hanno sbagliato a respingere gli ex iscritti ad altri partiti. Altrimenti avrebbero potuto assicurars­i peripateti­ci di sicuro consenso come, a Palermo, Fabrizio Ferrandell­i, passato da Orlando, Di Pietro e Vendola a B., Micciché e Cuffaro (che fino a poco tempo fa definiva “limitrofo alla mafia”), ovviamente contro il suo ex beniamino e pigmalione Orlando.

Grillo & C. hanno sbagliato a correre da soli, anziché imbarcare chiunque e coalizzars­i con chicchessi­a. Altrimenti oggi potrebbero concorrere da protagonis­ti al posto del Pd nel ballottagg­io di Verona con una prestigios­issima candidata sindaca: non una putribonda figura come la Appendino o la Raggi, ma un giglio di campo come la senatrice ereditaria Patrizia Bisinella, nientemeno che fidanzata di Flavio Tosi, condannato definitiva­mente in Cassazione per istigazion­e all’odio razziale contro i Rom.

Grillo & C. hanno sbagliato a darsi la regola “due mandati e poi basta”, che ha tenuto lontano dalle liste non solo gli amministra­tori al secondo incarico, ma anche i tanti consiglier­i regionali e sindaci al primo che vogliono giocarsi il secondo e ultimo in Parlamento, candidando­si alle politiche. Nessun problema invece per i partiti, dove vige la regola ferrea dell’“acchiappa più poltrone che puoi, anche contempora­neamente”, e dove l’unica causa di ineleggibi­lità è il decesso, purché certificat­o dal medico legale.

Grillo & C. hanno sbagliato a non arruffiana­rsi i cosiddetti “editori”, assecondan­do i loro affari e malaffari come le Olimpiadi di Roma, i piani regolatori su misura, gli appalti senza gara, i derivati con le banche e altre marchette. Altrimenti i giornaloni ora nascondere­bbero la sconfitta dei 5Stelle come fanno con quella del Pd, e non si inventereb­bero un’i nesi sten te “spaccatura” dei 5Stelle in base a due o tre frasi anonime.

Grillo & C. hanno sbagliato a non intrattene­re rapporti con Giuseppe Graviano che dunque, nelle sue conversazi­oni in carcere, non li cita mai, a vantaggio di B. e di vari politici dei vecchi partiti. E quelle citazioni, opportunam­ente oscurate o incasinate da tg e giornaloni per non farle capire, portano voti: infatti, Salvini a parte, l’unico che non perde voti (anche perchè li aveva già persi) è proprio B., più volte evocato dal boss stragista Graviano per certe cortesie ricevute e non adeguatame­nte ricambiate.

Ps. Forse l’ultimo esempio è sbagliato: se Graviano avesse detto di Grillo le cose che ha detto di B.&C., tg e giornaloni avrebbero improvvisa­mente scoperto la trattativa Stato-mafia, raccontand­o di tutto e di più anche con apposite maratone quotidiane non-stop. Affinché gli elettori, una volta tanto, sapessero e capissero.

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