Il Fatto Quotidiano

Champions, dal 2018 la palla torna a Sky

La pay tv di Murdoch si riaggiudic­a i diritti del torneo dopo la parentesi di Mediaset Premium

- » DARIO FALCINI

La conferma è arrivata nel tardo pomeriggio: Sky si è aggiudicat­a i diritti per il triennio 2018-2021 della Champions League. L’ottimismo percepito negli scorsi giorni dalle parti di Rogoredo era dunque giustifica­to, ma il gruppo ha dovuto faticare per annunciare il ritorno sui propri canali dell’esclusiva. Per assicurars­i l’evento Sky ha offerto più di 200 milioni di euro a stagione, cifra che sale (tra i 260 e i 280 milioni) con l’Europa League. Non molti di più di quelli messi sul piatto da Mediaset, che ha provato fino all’ultimo a tenere a Cologno il torneo: il Biscione aveva impegnato circa 700 milioni, ritenuti insufficie­nti. A contribuir­e alla scelta il maggior numero di abbonati (4,8 contro i 2 di Premium) e la garanzia di una partita in chiaro.

SKY ha due opzioni: potenziare l’offerta di TV8, la rete del digitale terrestre su cui quest’anno è stata proposta l’Europa League, oppure concedere una sublicenza alla Rai, che ha pronto un investimen­to di 150 milioni sui tre anni per la partita del mercoledì. L’accordo sgraverebb­e l’emittente privata di parte dell’esborso, con ogni probabilit­à superiore a quello che il gruppo aveva messo inizialmen­te in conto di produrre. L’acquisto dei diritti, in ogni caso, sembra tutto tranne che un azzardo. “Abbiamo fatto un investimen­to razionale e sostenibil­e”, si legge sul comunicato di Sky. Soprattutt­o perché la Champions, che il prossimo anno sarà ancora nelle disponibil­ità di Mediaset, dal 2018 esibirà una nuova formula, ancora più attraente per i tifosi italiani, che avranno la certez- za di vedere quattro squadre al via. Una differenza non da poco, specialmen­te nel caso di ritorno ad alti livelli di Milan e Inter, assieme alla Juventus i club con il maggior bacino di sostenitor­i.

I DUE NUOVI orari delle sfide, alle 19 e alle 21, contribuir­anno a aumentare il numero degli spettatori. Non solo: Sky ha fatto sapere che riunirà in un’unica offerta anche le partite di Europa League, a cui prenderann­o parte altre tre italiane. Il numero dei match da trasmetter­e sale così a 340. Resta da capire come si muoverà ora Mediaset, per cui l’offerta per la futura Champions è stato l’ennesimo tentativo di rilancio. L’ultimo contratto con la Uefa era costato al gruppo 690 milioni, a cui non hanno fatto seguito le entrate sperate.

Il futuro di Premium è tutto da scrivere e la perdita della massima rassegna continenta­le non è il miglior viatico. L’annullamen­to del bando per i diritti della Serie A, a cui Mediaset aveva deciso di non partecipar­e, concede un’altra chance, da non fallire. Difficile pensare che il gruppo possa rimanere sulle proprie posizioni e svuotare quasi completame­nte l’offerta sportiva dal 2018. “Non c’è volontà di far saltare le aste, ci muoveremo per garantire la migliore offerta” si legge sul comunicato del gruppo.

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In campo anche la Rai Viale Mazzini ha pronto un investimen­to di 150 milioni sui tre anni per la partita del mercoledì in chiaro

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